Non ci sono più le stagioni di una volta ma sembra scomparsa una delle tradizionali compagne delle nostre estati: la divertente e ossessiva canzone cult, il famigerato tormentone, il brano simbolo che ci accompagnava sempre quando il sole splendeva torrido e si usciva dall’acqua. Senza tornare agli anni Sessanta quando Sapore di mare di Gino Paoli, Abbronzatissima di Edoardo Vianello oppure Luglio di Riccardo del Turco erano allegre presenze sotto l’ombrellone, l’estate 2025 denuncia la radicale assenza di un qualcosa di felicemente musicale che accompagni le nostre vacanze.
Come se i moderni chansonnier e gli autori di canzoni pensino ad altro: a un mercato discografico asfittico, a una realtà radiofonica senza immaginazione, a major che non credono più ai mesi di luglio e agosto puntando tutto sul Natale, periodo nel quale ancora si vende qualche disco. Oppure sul Festival di Sanremo per il quale produttori e creativi preferiscono spremere le residue celluline musicali e produrre canzoni compiacenti all’ascolto. In altre parole, le munizioni migliori e le poche idee vengono tenute in vista solo da Sanremo. Triste ma possibile.
Chi è cresciuto con i ritmi di Vamos a la playa (anni ‘80), dell’Estate italiana e della Macarena (decennio successivo) o delle più recenti Waka waka e E Raffaella è mia, per non parlare di Mille, colonna sonora dell’agosto 2022 che radunava il trio Fedez-Orietta Berti-Achille Lauro, non può che ammetterlo: i tormentoni o i tormentini presunti tali sono spariti al cospetto del passato. Anche del passato recentissimo di Sinceramente di Annalisa o si Un ragazzo, una ragazza dei Kolors, ultime briciole 2024.
A meno che non intendiate ritenere piacevoli le attuali proposte: nel segno dell’autotune più spinto, i presunti fidanzatini Fedez e Clara hanno toppato decisamente con Scelte stupide dove lei è la maggiore colpevole. Annalisa ha provato il colpaccio estivo con Maschio, che ha verve ma non qualità, ricca di strane citazioni con Gesù e Maria: non funziona proprio. Anna ha provato a stupire e provocare con il pop e il testo di Desolee («stasera io non faccio come si deve, faccio vedere a tutti come si beve»). Non dispiacerà, terrà un po’ vivo antichi ricordi di estati migliori ma stop.
L’anima tutta pugliese di Alessandra Amoroso e Serena Brancale non emerge in Serenata dove il ritmo c’è, ma solo quello. Boomdabash e Loredana Bertè hanno cercato di ripetere il consenso estivo di Non ti dico no facendo una sorta di copia-incolla a ritmo di reggae in Una stupida scusa: il risultato è poco rassicurante e non fora certo i timpani.
Così come L’unica, brano estivo sul quale ha puntato le proprie fiches nientemeno che Giorgia. Con poco profitto, però: un’interprete raffinata e stilisticamente perfetta come lei non si sposa con certi schiamazzi estivi. Morale: in questa strana estate 2025 il tormentone è morto? Forse no, ma non sta certamente molto bene.