Si è spenta questa mattina a Roma, all’età di 71 anni, Anna Rusticano. La cantante è morta in una clinica della capitale in seguito a una polmonite. Da più di vent’anni l’artista affrontava una difficile condizione personale che l’aveva costretta a frequenti e lunghi percorsi terapeutici. A comunicare la scomparsa è stata la sorella Sandra.
Nata a Firenze il 5 novembre 1954, Rusticano si trasferì all’inizio degli anni Settanta a Bologna, dove affinò la propria tecnica vocale e iniziò a mettersi in luce partecipando a numerosi concorsi musicali. Il suo talento attirò l’attenzione del produttore Walter Guertler, che la scritturò per l’etichetta Joker. Il debutto discografico arrivò nel 1972 con il 45 giri Con la testa piena di sogni, seguito pochi mesi dopo da La maniera di convincere.
Nel 1973 passò alla Fonit Cetra, con cui incise Sola, brano che ottenne un buon riscontro radiofonico. Negli anni successivi consolidò la propria popolarità con canzoni come Lui, Lu, lui (1977). Nel 1978 fece discutere il singolo Fallo, scritto da Andrea Lo Vecchio su musica di Shel Shapiro: il brano venne escluso dalla programmazione Rai ma trovò spazio nelle radio private, riuscendo comunque a entrare in classifica per diverse settimane.
Il vero successo arrivò nel 1979 con Tutto è musica, firmato ancora da Shapiro, che rimase stabilmente nelle classifiche per oltre cinque mesi. L’anno seguente pubblicò Sto con te, scritta da Valerio Negrini, che ottenne grande popolarità anche all’estero, in particolare in Germania.
Nel 1983, sotto contratto con la Ricordi, uscì Strano, inizialmente pensata per il Festival di Sanremo. Il singolo riscosse un notevole successo europeo, superando il milione di copie vendute e portando Rusticano a vincere il Festival di Praga. A metà degli anni Ottanta intraprese un nuovo percorso artistico come cantautrice: nel 1986 pubblicò l’album Protagonista, firmandosi Anna Rustikano, seguito nel 1988 da Prendimi con te, realizzato con musicisti provenienti dall’area jazz. Entrambi i lavori ottennero buoni risultati soprattutto nei paesi dell’Europa centrale e orientale.
Negli anni successivi si allontanò progressivamente dal grande circuito discografico. Dopo un periodo trascorso in Svizzera, si dedicò a esibizioni dal vivo nei piano-bar e alla conduzione di programmi radiofonici in Italia, continuando a coltivare il legame con la musica in forme più intime e personali.