La settimana conclusiva del 2025 de La Pennicanza si apre all’insegna della leggerezza e dell’irriverenza. Il programma di Rosario Fiorello e Fabrizio Biggio che accompagna gli ascoltatori di Rai Radio2 dal lunedì al venerdì alle 13:45, anche questa volta, tra improvvisazioni fulminee, comicità surreale e osservazioni pungenti sull’attualità, mette in piazza tutta l'incontenibile vena creativa dello showman siciliano.
L’avvio di puntata è dedicato a Sarà Sanremo, andato in onda la sera precedente. Fiorello commenta con il suo consueto sarcasmo: "Sono state presentate le canzoni che saranno in gara al Festival - dice Fiorello - e già i titoli fanno capire quanto studio ci sia dietro. ‘Stella stellina’, ‘Sei tu’, ‘Prima o poi’... sempre colpa di Carlo Conti! Ha detto: ‘Fate titoli brevi, così andiamo veloci!’”. Subito dopo, l’annuncio di uno “scoop” che accende la curiosità degli ascoltatori: "Un caro amico mi ha fatto avere il provino della canzone che Chiello porterà a Sanremo, 'Ti penso sempre'". Parte così un breve estratto del brano, interrotto immancabilmente dalla battuta finale: "Solo un pezzetto, dodici battute massimo. Così Carlo non lo può squalificare!".
Il programma prosegue con una parentesi nostalgica dal gusto paradossale. Fiorello racconta il ritrovamento di alcune vecchie letterine indirizzate a Babbo Natale, attribuite a personaggi noti. Tra queste spicca quella di un giovanissimo Roberto Vannacci, che recita: “Mi chiamo Roberto, ho 7 anni, faccio 10 flessioni e l'alzabandiera ogni mattina. A scuola mi comporto molto bene, la maestra mi dà sempre il compito di tenere l’ordine. Adoro giocare allo schiaffo del soldato e quest'anno ho imparato l’inno del Corpo Sciolto con il flauto. Per Natale vorrei: un mappamondo illuminato con solo l’Italia, una tuta da Uomo Ragno, una Barbie casalinga da far sposare a Ken maschio alfa e una nave Ong della Playmobil. So che mia sorellina ha chiesto un Cicciobello nero: per favore, non accontentarla, in casa voglio solo bambolotti nostrani. Ti aspetto a mezzanotte, non entrare di nascosto nel camino: mio padre ha il porto d’armi e l’anno scorso ha quasi seccato la Befana!’”.
Nel finale, spazio a un’altra trovata surreale, questa volta dedicata ai cani antidroga. Fiorello commenta una recente operazione con tono celebrativo: "Ieri un cane antidroga ha fiutato 138 chili di sostanze. Applausi soprattutto a lui! Si chiama Jackpot". Parte una finta telefonata alla Guardia di Finanza, ma a rispondere sono direttamente i cani, protagonisti di un dialogo grottesco: "Ragazzi, siamo stanchi - dice un 'rappresentante' degli animali -. Stamattina ho fiutato un chilo di droga e in cambio mi hanno dato… un croccantino. Rivediamo il contratto! Propongo il nuovo accordo: per la cocaina una fiorentina, per l'eroina un filetto, per il fentanyl una fettina di vitello, per il crack un involtino e per la marijuana una porchetta. Il croccantino? Lo diamo all’istruttore, così impara!’", conclude un incontenibile Fiorello.