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Denise Pipitone, Gianluigi Nuzzi perde le staffe a Quarto Grado: "Una boiata, allibito", cosa ha scoperto dalle intercettazioni
Troppe incongruenze sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita da Mazara del Vallo diciassette anni fa, e Gianluigi Nuzzi perde la pazienza. Succede a Quarto Grado, il programma di Rete Quattro, in onda venerdì 9 luglio. Qui sono stati trasmessi alcuni stralci dei processi avvenuti negli anni successivi al rapimento della figlia di Piera Maggio. Nel servizio si ascoltano le voci dell’avvocato Giacomo Frazzita intento a interrogare uno dei principali inquirenti incaricato di registrare le intercettazioni. Nella fattispecie si parla delle conversazioni riprese dalla cimice del motorino di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise. "Vai a prendere Denise", "Ma dove la devo portare?", "Fuori". Poi Jessica e Alice Pulizzi salgono a casa.
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Un dialogo, questo, stando all'ispettore mai trascritto: "Io ho detto che non è stata registrata, io ho detto quello che so io. Non esiste un documento cartaceo che attesta la conversazione tra Jessica e Alice". Insomma, gli inquirenti avrebbero ascoltato il dialogo tra le due sorelle ma non lo avrebbero registrato né tantomeno trascritto perché "parlavano di argomenti futili".
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Una circostanza che lascia il conduttore interdetto che al rientro in studio sbotta: "Hanno fatto una boiata, sono allibito". E ancora: "Questa è una boiata che è stata fatta se è veramente così. Bisogna dare alle cose i nomi che meritano. Io sono allibito. Quando facevo il cronista di giudiziaria mi ricordo che c'erano i brogliacci. Se c'era una telefonata il giorno x alle ore y ininfluente, perché gli inquirenti ritenevano che fosse ininfluente, veniva scritto. Ma lo stesso avvocato della difesa aveva tutto il diritto di prendere i nastri ascoltarseli e vedere se quello reputato 'ininfluente' era vero o meno. Registrando, viva Dio, le telefonate. Chi è che decide se una cosa importante o meno? Sono passati 17 anni e ancora non sappiamo dove è finita Denise".