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Massimo Gramellini: "Orgoglioso del mio terzismo". Ma... ecco chi invita in studio

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Si dice "orgoglioso del mio equilibrio", Massimo Gramellini. La firma del Corriere della Sera, giornalista e scrittore, torna nelle vesti di conduttore tv con In altre parole, il programma in access prime time del weekend di La7 in onda sabato e domenica alle 20.35.

Spesso indicato come emblema dei "radical chic", un po' snob e con la verità in tasca, l'editorialista intervistato dal "suo" Corsera prende subito le distanze da chi maneggia male le parole: "Mi dà molto fastidio vedere come i politici le usino non più per convincere chi non la vede come loro, come era sempre successo in passato, ma piuttosto estremizzano le loro convinzioni per fare in modo che tutti quelli che già la pensano così li vadano a votare. Ma in questo modo si perdono le sfumature, le argomentazioni. Io invece vado orgoglioso del mio terzismo... anche se poi va a finire che per quelli di destra sono un comunista e per quelli di sinistra un fascista o giù di lì".

 

 

 

Al di là della veridicità o meno di quest'ultima definizione (Gramellini fascista è un binomio che raramente abbiamo letto, neppure in quel pozzo di giudizi tranchant ed estremi che risponde al nome di X, l'ex Twitter), viene il sospetto che il conduttore di In altre parole faccia poco o nulla per smentire la prima parte del ragionamento, quello che lo vedrebbe pendere eccessivamente a sinistra.

 

 

 

Prendiamo il cast del suo show: in questa stagione oltre a ospiti fissi come Roberto Vecchioni, Alessandra Sardoni e il comico Saverio Raimondo, ci saranno anche il professor Gustavo Zagrebelsky (che il Movimento 5 Stelle voleva portare al Quirinale, oggi presidente emerito della Corte costituzionale) e l'ex inviata Rai Giovanna Botteri. Due mai teneri con il centrodestra. D'altronde, il "padrino televisivo" è stato Fabio Fazio: "Mi proponeva di andare ospite da lui una volta al mese. Ero in ascensore con altre dieci persone ed ero emozionatissimo. La tv mi faceva molta paura, anche perché ne avevo scritto tantissimo, per anni. Invece quella piccola rubrica piacque e diventò poi settimanale, dandomi l’opportunità di capire come utilizzare questo mezzo direttamente osservando un maestro". A colpirlo, tra i suoi tanti ospiti, Gramellini fa due nomi: Luca Zingaretti e Dargen D'Amico. Appunto...

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