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Domenica In, Giletti torna in Rai e confessa: "Ho pagato tanti prezzi"

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"Non sono mai stato ideologico, un colpo di qua, un colpo di là, ho cercato di essere sempre un cane da guardia contro il palazzo, sempre da parte della gente": Massimo Giletti lo ha detto nel salotto di Mara Venier a Domenica In su Rai 1. "Sono stato accusato di essere un po' populista - ha aggiunto il conduttore - ma per me la parola 'popolo' è un termine di alto livello". Dopo un periodo di stop, Giletti è pronto a tornare in tv: lunedì 30 settembre comincia su Rai 3 il suo nuovo programma, Lo Stato delle Cose.

Sulla sua nuova trasmissione, Giletti ha detto: "Racconteremo quello che viviamo, come sempre", "le mie inchieste le faremo sempre". E ancora: "Credo che oggi ci sia un'esasperazione della paura, e quando vince la paura vincono gli estremismi, perciò penso che anche la tv debba fare marcia indietro, puntare di più sulla riflessione, e così con Rai Cultura facciamo questo viaggio". Parlando della necessità di vivere sotto scorta dal 2020 per via delle minacce del boss Graviano, poi, ha spiegato: "Ti ci devi abituare, io ho spalle larghe, la possibilità di difendermi anche nei processi e finora ne ho affrontati 90, ma penso ai giovani ragazzi che scrivono articoli di grande coraggio, specie sui giornali del sud, e rischiano tantissimo. Il coraggio non è tanto non aver paura, ma andare avanti anche se sai che devi avere paura per fare certe cose, l'importante è trovare chi ti sostiene, perché l'isolamento è pericoloso".

 

 

 

Sul passaggio da La7 alla Rai, Giletti ha raccontato un aneddoto: "Sono entrato in studio per le prove e ho trovato il figlio dell'operatore con cui avevo iniziato nel 1994: la bellezza di tornare in Rai è ritrovare le persone con cui sei cresciuto. Sono emozionato, anche nel cambiare un programma: oggi si fa fatica a cercare un strada diversa. Ho pagato tanti prezzi, ma la bellezza della vita è così". Il giornalista, poi, si è commosso quando ha parlato dei genitori: "Mia mamma quando mi guarda sorride, non ha più la possibilità di parlare, ma mi riconosce". Poi ha rivolto un appello a chi è nella sua stessa situazione: "I genitori non vanno mai abbandonati. Io ho la fortuna di fare ciò che migliaia di persone non riescono a fare, assicurare l'assistenza, ed è un grande problema per chi ha un genitore con una malattia come l'alzheimer".

 

 

 

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