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Garlasco, "Stasi sulla scena del crimine non c'è. Addosso a Chiara Poggi..."

di Roberto Tortoravenerdì 7 novembre 2025
Garlasco, "Stasi sulla scena del crimine non c'è. Addosso a Chiara Poggi..."

3' di lettura

Su Garlasco si continua a discutere e a barcamenarsi, ma ancora non si vede uno spiraglio di luce nel tunnel delle due inchieste parallele attuali, quella della Procura di Pavia e quella della Procura di Brescia, che vedono coinvolto il pm Mario Venditti. Se ne parla, perciò, anche a Dritto e Rovescio, il programma di approfondimento e d’attualità di Rete 4, condotto da Paolo Del Debbio.

In collegamento c'è Ilaria Cavo, esponente di “Noi Moderati”, che punta il dito sulle incongruenze del caso: “Sempio ha pagato, perché spaventato, perché aveva qualcosa da nascondere, per qualsiasi altra ipotesi, ma questo non lo mette sulla scena del crimine, non possiamo saperlo. C'è stato anche un giudice che ha archiviato Sempio, io immagino che se ci fossero state delle anomalie così lampanti in quell'indagine credo che un giudice avrebbe potuto verificarle – spiega l’ex-giornalista Mediaset - e aveva gli elementi, perché a un giudice arriva tutto e arrivano anche tutti gli atti e le carte che aveva scritto Venditti prima. Ciò non toglie il dramma che stiamo vedendo, non è normale che ci siano questi rapporti, questi contatti, questo flusso di denaro e tutto ciò a cui stiamo assistendo. Un pm che da un lato dice di non voler prolungare il deposito delle intercettazioni, perché voleva andare ad arrestare e poi però c'è quello della sua pg che dice - per giustificare i passaggi delle intercettazioni - che lui non aveva trascritto tutte le intercettazioni, perché aveva bisogno di chiudere velocemente e aveva già deciso di archiviare. È evidente che ci siano a livello logico delle contraddizioni, delle incongruenze che vanno appurate e che fanno emergere un sistema inaccettabile”.

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Carmelo Abate, ospite in studio, non crede che Alberto Stasi fosse sulla scena del crimine: "L'unico condannato al mondo, trovami un altro caso Paolo di un imputato e condannato al mondo come Stasi, perché non è sulla scena del crimine. Stasi sulla scena del crimine non c'è. Addosso a Chiara chi c'è? Ci sarebbe Sempio secondo una consulenza della Procura. Stasi sta in galera e gli inquirenti hanno detto - l'ho sentito con le mie orecchie - 'nell'immediatezza ci siamo convinti della sua colpevolezza, perché lo abbiamo guardato negli occhi'. Paolo scappa, perché io non voglio vivere in un Paese in cui un inquirente ti guarda negli occhi e ti dice che tu sei colpevole perché ti ha guardato negli occhi e quindi Stasi è sulla scena del crimine"

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Quanto all’indagine su Sempio, Abate non ha la minima fiducia: "Quella del 2016-2017 non è un'indagine per me, ma un'autentica messinscena, un'indagine per finta partita da un esposto della famiglia di Stasi alla quale non si poteva sbattere la porta in faccia. Si è fatto letteralmente finta di indagare su Sempio, la dimostrazione lampante è che Sempio viene iscritto nel registro degli indagati, ma le intercettazioni durano solo 15 giorni, non viene fatta nemmeno una perquisizione e la cosa più grave è che - a prescindere se ci sia stata o meno corruzione - Sempio da soggetto indagato per omicidio, prima di presentarsi dai magistrati ha a disposizione gli atti d’indagine che lo riguardano e che sono coperti da segreto istruttorio”.