Roma, 11 mag. (Adnkronos) - Come ridurre in 90 minuti tutta la produzione, e che produzione dell'autore teatrale per eccellenza, quel William Shakespeare che ha fatto della scrittura e della rappresentazione sulle tavole del palcoscenico, uno studio di psicoanalisi. I personaggi del celebre drammaturgo, da Amleto a Giulio Cesare, da Romeo a Giulietta, sono tormentati, fanno riflettere ma certo non divertono. E qui scatta il meccanismo di "Tutto Shakespeare in 90 minuti", lo spettacolo in scena fino a domenica 18 maggio al teatro Nino Manfredi a Roma. Un'idea geniale di tre autori inglesi che hanno "dissacrato" il mito ma hanno saputo condensare in maniera divertente una produzione che ben si presta al gioco ironico. Un gioco che hanno subito colto Andrea Brambilla e Nino Formicola più noti come Zuzzurro e Gaspare e il regista Alessandro Benvenuti. Con la scomparsa di Brambilla, proprio Benvenuti è uscito dalle quinte per entrare in scena al fianco di Formicola. Il risultato è esilarante; un modo per raccontare il fascino di Shakespeare e allo stesso tempo di mettere a fuoco alcune situazioni che, rivoltate, diventano divertimento puro. Una fatica anche fisica per i protagonisti ed anche una prova d'attore perché dietro il divertimento c'è il talento. Con Benvenuti e Formicola, Francesco Gabbrielli, giovane ma già un leone sulla scena. (segue)