Roma, 15 nov. - (Adnkronos/Cinematografo.it) - "L'idea di questo documentario è nata grazie a una mia amica del liceo, che aveva conosciuto Pino il meccanico e mi disse: perché non ne fai un film?". Così la regista Elisa Amoruso racconta come è nato il progetto di 'Fuoristrada', documentario in concorso per la sezione Prospettive Doc Italia al Festival del Cinema di Roma. Il film racconta la storia di Pino un meccanico che lavora nell'officina di Via Vetulonia nel quartiere di San Giovanni a Roma e che è anche un campione di rally. Un giorno decide di diventare donna e di chiamarsi Beatrice. Lungo la strada sterrata (e fuoristrada) della sua trasformazione incontra Marianna, una donna rumena che accetta la sua natura. S'innamorano e decidono di sposarsi a Nemi nel 2010. "Non è stato facile raccontare questa storia cercando di mantenere alto il tasso di verità. Sono entrata nelle loro vite per due settimane, rincorrevo Pino/Beatrice per le strade di Roma e ai raduni di rally", racconta Amoruso che ha esordito al cinema come sceneggiatrice per il film 'Good morning Aman' di Claudio Noce (2009) e che per la prima volta si è cimentata dietro la macchina da presa, girando ben cento ore di materiale e poi montandolo nel corso di sei mesi insieme a Chiara Griziotti.(segue)