(Adnkronos) - "E' una grande occasione -dice Leopoldo Lombardi, presidente Afi- per i giovani che possono esibirsi dal vivo, facendosi conoscere". Ma dopo questa discussione, in cui piu' volte si e' ribadito che questi concerti non sono solo puro intrattenimento ma producono cultura, si passa alla questione spinosa del pagamento dei diritti d'autore con l'appello lanciato dalla Magar a Siae di concedere la gratuita' dei diritti per la durata della kermesse. Manlio Mallia, vice direttore generale Siae, ha detto: "noi non possiamo rilasciare licenze gratuite, il problema e' che molti autori non cantano loro produzioni ma riproducono quelle di altri", per cui il diritto va salvaguardato. Ma per alcuni partecipanti alla tavola rotonda oggi non e' solo una giornata di festa. "Per me oggi -dice Alberto Salini, vice presidente Afi- non c'e' molto da festeggiare, vista la situazione di abbandono del comparto da parte delle istituzioni italiane, differentemente da come avviene in altri Paesi, come la Francia, in cui la musica e' considerata a tutti gli effetti una forma d'arte". Il rammarico per il senso di abbandono o di estraneita' al problema da parte delle autorita' e' sottolineato anche da Mario De Luigi, di Musica & Dischi, il quale ricorda che "gia' 30 anni fa noi chiedevamo al Governo lo stato di crisi per combattere la pirateria". Ma conclude il suo intervento con una nota positiva perche' "la musica italiana non e' stata divorata da quella anglosassone e a questo bisogna aggiungere che e' in atto una vera e propria riscossa del mercato indipendente". Insomma, "le prospettive sono positive".