La parabola del Milan cinese, in questi primi mesi, assomiglia da vicino a un disastro. L'ultimo tassello, il 2-2 subito al 95esimo dal Benevento con gol del portiere, roba da annali. La vetta della classifica è sempre più lontana, le coppe anche. Ed in un contesto caotico, dove continuano a rincorrersi le voci (sinistre) sul bilancio e dove la Uefa potrebbe far calare la sua mannaia, ecco spuntare ulteriori voci sulla proprietà. E non si parla dei dubbi su Yonghong Li e le sue miniere, ma del possibile ingresso di un nuovo socio al fianco proprio del cinese. Un'ipotesi di cui dà conto Repubblica e che circola negli ambienti finanziari londinesi: si tratterebbe di un gruppo arabo di primo livello, che sarebbe interessato alla staffetta con i cinesi gravati dal debito con Elliot da 303 milioni, da rifondere con interessi stellari entro ottobre 2018. Gli arabi, dunque, potrebbero anche prendersi tutto il Milan: prima un rapido ingresso come soci, dunque la totalità del club. Sempre secondo Repubblica, gli Stati Uniti potrebbero comunque essere parte del progetto: una multinazionale che opera in edilizia e infrastrutture sarebbe pronta a inserirsi nell'eventuale cambio di proprietà, puntando forte sul progetto di un nuovo stadio.