A Milanello, sede del ritiro punitivo del Milan, il si respira un'aria pesantissima. Un pessimo ambiente di cui dà conto il Corriere dello Sport: l'appuntamento era fissato per le 14 in spogliatoio, pronti per l'allenamento. Ma, prima, c'era un pranzo seppur non obbligatorio al quartier generale: in pochi hanno aderito all'invito. E ancora, durante il lavoro in palestra l'umore dei giocatori pareva nerissimo. No, nonostante le figuracce e i fallimenti, i giocatori non accettano la clausura. Ma non è tutto. Secondo quanto detto da Marco Fassone, il ritiro potrebbe proseguire anche il 24 e il 25 dicembre pure in caso di vittoria, sabato, con l'Atalanta. Una circostanza che potrebbe far montare una specie di rivolta: i giocatori, infatti, sono contrariati per il fatto che le loro "agende natalizie" siano state scombussolate dalla decisione della società. E se le agende venissero "toccate" anche alla vigilia e il 25 dicembre, il caso potrebbe esplodere. Leggi anche: Milan, il giallo sulle dimissioni di Gattuso