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Milan, Galliani incontra Berlusconi: "Sarà il mio presidente per sempre"

Faccia a faccia tra l'ad, presidente e Confalonieri. Adriano: "Io al Psg? Robe da pazzi. Se mi occuperò di calcio sarà solo per questo club". Ma tira aria d'addio
di Giulio Bucchi domenica 10 novembre 2013

Adriano Galliani

2' di lettura

"Berlusconi è sempre il numero uno al mondo. Lo è stato, lo è e lo sarà. Lui sarà il mio presidente per tutta la vita". Tre ore di vertice ad Arcore, con Silvio Berlusconi e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, e poi l'uscita, circondato dai giornalisti l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani sfodera il sorriso dei tempi migliori e regala perle d'affetto al presidente rossonero, con cui condivide gioie e dolori da 27 anni. Ma l'ultima settimana, per "il geometra" è stato un calvario e la colpa, più che dei risultati pessimi della squadra, è stata delle critiche durissime di Barbara Berlusconi, consigliera del Milan e soprattutto figlia del patron. Critiche che, secondo molti, sarebbero state avallate proprio dal Cavaliere, che poi ha cercato di glissare. Eppure, Galliani uffcialmente non potrà mai polemizzare con Silvio: "Sono legato a lui per sempre. Se mi occuperò di calcio sarà per tutta la vita per il Milan, se mi occuperò di altre cose sarà di altre cose, ma non tirate fuori robe fantascientifiche". L'aria che tira comunque è quella di un addio morbido, a stagione in corso (se salterà la panchina di mister Massimiliano Allegri, "protetto" da Galliani) oppure in estate, quando in società potrebbero entrare Paolo Maldini e il ds della Fiorentina Daniele Pradè. E in ogni caso con lauta buonuscita: 16 milioni di euro. Per ora, però, le ipotesi di un passaggio di Galliani a Psg o Real Madrid sono lontane. "Non ci saranno comunicati nelle prossime ore, perché non c'è alcuna novità da dare, non è mica successa la guerra. Ci vediamo domani a Verona", minimizza l'ad rossonero. "Le voci su un mio passaggio a Parigi? Sono robe da pazzi. Io, Berlusconi e Confalonieri eravamo assieme il 1 novembre 1979 quando ci siamo conosciuti ed è partita la nostra avventura ed è un'avventura per tutta la vita e non è previsto si interrompa". "Baci e pace e bene a tutti...", è il congedo ecumenico di Galliani. E Berlusconi, sotto il cielo grigio e piovigginoso della Brianza, ha salutato tutti dal portone di Villa San Martino. Se è questo il finale, è un finale triste e solitario. 

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