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Serie A, Lazio-Atalanta da montagne russe: da 0-3 a 3-3 nel recupero. Immobile e Muriel mattatori

di Stefano Boffa domenica 20 ottobre 2019

3' di lettura

Partita per cuori forti quella andata di scena all'Olimpico di Roma. Lazio e Atalanta aprono l'ottava giornata di Serie A e si annullano per 3-3, in un match emozionante e vibrante che sa di beffa per la Dea e di miracolo per i biancocelesti: l'Atalanta si è vista sfumare la vittoria nei minuti di recupero, praticamente all'ultimo assalto avversario, e i segnali in vista della complicata trasferta di Manchester contro il City in Champions League non sono dei migliori. Al contrario, la Lazio, dopo un primo tempo da spettatrice non pagante, ha tirato fuori l'orgoglio e ha sfoderato una ripresa da applausi, mandando un chiaro messaggio al Celtic, prossimo avversario di giovedì in Europa League. Il primo tempo è stato un autentico monologo da parte dei bergamaschi, i quali sbloccano la partita al 23' grazie al colombiano Luis Muriel, bravo a sostituirsi all'infortunato Duvan Zapata nel ruolo di goleador e trascinatore, sfruttando un ottimo filtrante di Gosens e battendo in uscita Strakosha con un ottimo tocco sotto misura. Passano altri 5' e ancora Muriel firma il raddoppio direttamente da calcio di punizione, con un tiro-cross che, grazie al velo decisivo di Masiello, ha trafitto per la seconda volta il portiere albanese della Lazio. Al 37', c'è tempo di andare in gol pure per il "Papu" Gomez, bravo ad approfittare di un pallone perso in uscita dalla retroguardia laziale e a battere Strakosha. Leggi anche: Claudio Lotito contro Simone Inzaghi? "Lazio fuori dalla Champions, di chi è la colpa". Bordata Dopo un primo tempo così, si poteva dire solo "game over", e invece la Lazio, come l'araba fenice, risorge dalle proprie ceneri e programma la rimonta: fuori Parolo e Marusic, dentro Cataldi e Patric. Gasperini risponde inserendo De Roon e Ilicic al posto di Pasalic e Muriel, ma la mossa si rivela inefficace, perché nell'arco di 1' la Lazio rientra in partita: un pestone ingenuo di Palomino su Immobile porta l'arbitro Rocchi a fischiare rigore, il quale viene realizzato dallo stesso attaccante di Torre Annunziata al 69'; al 70', un pallone subito riconquistato a centrocampo dai biancocelesti permette a Immobile di lanciare a rete il "Tucu" Correa, che con una conclusione precisa e potente sotto la traversa fredda Gollini per il 2-3.  La partita cambia completamente di inerzia: Gasperini inserisce Kjaer per Masiello con lo scopo di mantenere il risultato; Inzaghi, invece, mette Caicedo per Radu nel tentativo di riacciuffare la gara. Gollini è miracoloso sul colpo di testa ravvicinato di Correa; la Lazio è fortunata sulle due occasioni nitide avute da Malinovsky, sulla parata provvidenziale in uscita di Strakosha su Gomez e sul salvataggio sulla linea di Luiz Felipe ai danni di Toloi. Al 92', però, arriva la beffa per la Dea: un brutto pallone perso a centrocampo da Palomino fa scattare il contropiede della Lazio, il quale si conclude con l'atterramento di Immobile in area da parte di De Roon. Secondo rigore di giornata per la Lazio e doppietta per il centravanti della Nazionale che vale il 3-3. Nel finale, un ultimo brivido lo ha regalato ancora Malinovsky su calcio di punizione, sventato da Strakosha, per poi arrivare al triplice fischio. L'Atalanta mantiene la terza piazza con 17 punti, mentre la Lazio aggancia momentaneamente la Roma al quinto posto a 12. 

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