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Ross Brawn punge la Ferrari: "Scuderia storica, ma troppi soldi". Verso lo scontro in Formula 1

di Stefano Boffa domenica 13 ottobre 2019

2' di lettura

"Noi vogliamo gare combattute in cui anche le altre squadre abbiano una chance". Così il responsabile sport di Liberty Media (la società che detiene oggi il circus) Ross Brawn vuole rivoluzionare la Formula 1. L'ex direttore tecnico Ferrari ed ex team principal Brawn GP, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha voluto parlare dei vantaggi che darebbero le nuove regole alla disciplina, con priorità allo spettacolo anziché alle solite scuderie che hanno monopolizzato la Formula Uno. L'idea di Formula Uno di Brawn e di Liberty Media si basa su 5 punti: "Combattuta: dobbiamo favorire i duelli in pista. Incerta: i distacchi si devono ridurre. Sostenibile finanziariamente: diminuiamo i costi. Sostenibile per l'ambiente: i progressi in pista devono ricadere sulle auto di serie. Appassionante: le monoposto devono essere belle, trasmettere eccitazione". La riduzione dei costi, secondo Brawn, aiuterebbe anche le varie scuderie minori a sopravvivere, con la conseguente istituzione di un tetto di spesa unitario: "Dobbiamo garantire la sopravvivenza a lungo termine delle scuderie, anche quelle più grandi. Un budget da 400 milioni è difficile da giustificare". Leggi anche: Ferrari, svolta Leclerc: perché la vittoria a Monza può cambiare le regole Fia Gran parte dei team, però, è riluttante sull'utilizzo dei pezzi standard per le loro vetture e non sembra riuscire a trovare un punto d'incontro sulla questione, visto che le macchine rischierebbero di non riconoscersi in pista: "Su alcuni punti c'è intesa, su altri meno. Abbiamo proposto l'open source: le squadre mettono a disposizione i progetti di alcuni componenti. Abbiamo lavorato con loro in modo trasparente. Su alcuni punti come il budget cap c'è accordo, su altri meno. Per questo abbiamo rinviato la presentazione del regolamento a fine ottobre. Noi di Liberty Media e la Fia siamo aperti a idee e suggerimenti, ma nelle ultime settimane non ne è arrivato uno che ci aiutasse a raggiungere i nostri obiettivi. Qualcuno resterà sulle proprie posizioni, ma il cambiamento è necessario". Infine, Brawn ha parlato anche della Ferrari, il suo passato, che è fermamente contraria al nuovo regolamento, come manifestato in più occasioni dal team principal Mattia Binotto: "La Ferrari è una squadra storica, ma la distribuzione dei guadagni deve cambiare". Parole che potrebbero innescare la dura reazione della scuderia di Maranello, che già più volte - soprattutto durante la gestione di Sergio Marchionne - ha minacciato l'abbandono alla Formula 1 nel caso in cui le regole finanziarie cambiassero in tal senso.  

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