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Tour de France, sui Pirenei

vince l'Italia con Piepoli
di Albina Perri sabato 19 luglio 2008

2' di lettura

Il Tour de France si tinge ancora di azzurro. Dopo la vittoria di ieri Riccardo Riccò, è stato Leonardo Piepoli a conquistare la tappa di oggi che in programma aveva il temibile Tourmalet, sui Pirenei. Piepoli, 37 anni a settembre, centra così il suo primo successo di tappa alla Grande Boucle, dopo 195 km di battaglia, con partenza da Pau ed arrivo in quota ad Hautacam. Dietro di lui il compagno di squadra Juan Jose Cobo Acebo. La maglia gialla la indosserà invece l’australiano Cadel Evans che beffa per un solo secondo il lussemburghese Frank Schelk, autore di un’ottima prova e davvero beffato sul finale. Nemmeno, beffato dal cronometro. Giunto terzo, taglia il traguardo con un ritardo di 28’’, bastava una frazione di meno e sarebbe stato leader della classifica. Limita i danni invece Riccò, meno esplosivo di ieri quando ha scritto una pagina importante della sua giovane carriera. In compenso indosserà sia la maglia a pois del miglior scalatore che quella bianca del miglior giovane. Cunego ormai è fuori dai giochi, qualora lo si fosse davvero considerato come ipotizzabile vincitore finale. Reggono l’urto delle montagne l’americano Christian Valverde, terzo in graduatoria generale a 38’’, il russo Denis Menchov e lo spagnolo Carlos Sastre, staccati rispettivamente 1’ e 1’ e mezzo da Evans. La svolta del tappone di oggi si ha ai piedi del gigante dei Pirenei. Ad aprire è il drappello che si era staccato dopo 10 km di gara, con un vantaggio che tocca anche i dieci minuti sul gruppo della maglia gialla. Il marsigliese Di Gregorio prova a staccare i rivali. A 3 km dal Gran premio della montagna Cunego molla, come fa lo spagnolo Alejandro Valverde. Di Gregorio tiene il passo e sta davanti a tutti. A 5’50’’ di distanza il tedesco Voigt fa selezione, con Cobo e Piepoli che scortano Riccò. Si arriva così all’Hautacam, l’ultimo strappo. La maglia gialla Kirchen perde terreno. A dieci chilometri dal traguardo si forma un quintetto al comando formato da Schleck, Kohl, Efimkin e i due della Saunier Duval, Cobo e Piepoli. A 2,5 km dalla fine, Schelck è l’ultimo a laciare strada ai due compagni che vanno fino in fondo. La ciliegina sulla torta sono le braccia alzate di Piepoli.

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