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Alberto Zorzi, il cavaliere dell'Esercito a cui Athina Onassis affida i suoi cavalli. "A Saint Tropez mi sparo tutte le cartucce"

Marco Petrelli
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"Mi capita di testare i nuovi cavalli di Athina (Athina Onassis, ndr). E’ una cosa che faccio da tempo: quando ce ne è uno nuovo, lo monto subito. Saint Tropez? Sarò presente!”. Non pensate ad una persona che se “la tira”: non solo è tutto vero quello che ci racconta Alberto Zorzi, top rider in uniforme dell’Esercito Italiano. Ma è anche e soprattutto un ragazzo umile, requisito fondamentale per un campione. 

Classe 1989, da Padova, inizia a cavalcare a 9 anni grazie “a mio fratello, istruttore. Ho iniziato con i pony e, crescendo, sono andato avanti con le competizioni. Otto anni fa mi ha cercato l’Esercito e ho cominciato con loro una bella avventura. Sono fiero di rappresentarli”. La Forza Armata è stata per il giovane caporal maggiore anche un trampolino professionale. Gareggiando in uniforme, infatti, ha avuto modo di essere notato da Ian Tops, must dell’equitazione mondiale. Non ha partecipato ai Campionati Italiani Assoluti di Busto Arsizio poiché già impegnato in una gara olandese, un CSI 2** (Concorso Salto Internazionale), tuttavia le prossime due settimane sarà nel sud della Francia, per un "5 stelle” nel Golfo di Saint Tropez. 

“E’ un periodo nero, perché il Covid-19 ha portato alla cancellazione di molti, importanti appuntamenti dell’equitazione nostrana ed internazionale. Al momento ci sono soltanto i CSI 5***** di Hubside Jumping a Saint Tropez, evento di primo livello decisamente da non perdere. E proprio perché voglio spararmi tutte le cartucce, mi presenterò con cinque cavalli, fra cui Bouba con la quale andrò in gara la prima settimana. Hubside è una competizione che amo sia per l’organizzazione (made in Italy, nda) sia per le gare. Nell’ultimo anno vi ho già partecipato quattro volte”.

Lo stop post lockdown non lo ha certo favorito. E la ripresa è stata “un po’ difficile poiché il lungo periodo di stop ci ha un po’ acciaccati. Ma abbiamo comunque ripreso bene”.  Siamo ormai agli sgoccioli, a meno di 48 ore dall'inizio delle gare provenzali alle quali parteciperà un altro atleta con le stellette, Giulia Martinengo Marquet che vi abbiamo già raccontato. 

Alberto ha ragione: è un momento nero per gli eventi sportivi e, forse, quello nel Golfo di Saint Tropez è bene non perderselo per poter concludere questo singolare, stranissimo, "volato" 2020 con una partecipazione (e ci auguriamo  con una vittoria) da ricordare. 

Resta tuttavia qualche dubbio sulla situazione francese, particolarmente delicata sotto il profilo sanitario. Parigi non ha voluto rinunciare ad alcuni eventi sportivi di grande rilievo quale il Tour de France, che si è svolto regolarmente pur sotto stretto controllo e disciplinato da norme severissime.  "Show must go on", dunque, a prescindere dal Covid-19 che continua comunque ad essere una minaccia importante in un paese, la Francia, dove già lo scorso giugno, passato il confine a Mentone, le mascherine erano un optional. 

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