CATEGORIE

Aldo Serena, l'errore fatale della Juventus con Pirlo: "Non aveva mai parlato a una squadra in vita sua"

martedì 4 maggio 2021

2' di lettura

"Avevo cinque anni, la zia mi regalò una maglietta della Juve, poi arrivarono quelle del Milan e dell'Inter. Se ci penso, quasi tutto il mio destino di giocatore. Ma scelsi l'Inter": Così Aldo Serena, in una intervista a Repubblica, sullo scudetto all'Inter e sulla stagione di Serie A che si avvia alla conclusione. "La retorica del giocatore bandiera non mi ha mai convinto, anche se in un'epoca di calcio più povero è qualcosa che potrebbe tornare". Sullo scudetto nerazzurro: "Il caposaldo è Marotta: assumerlo dopo che la Juventus l'aveva dismesso è stata una grande intuizione, anche perché Marotta poi ha convinto Conte: cioè il più bravo entro uno spazio di tre anni di lavoro, dopo a volte affiorano spigoli e cedimenti", avverte.

Juventus, Flavio Briatore "licenzia" Andrea Pirlo: "Come dare una Ferrari a uno che ha il foglio rosa”

Flavio Briatore, ai microfoni de La Politica nel Pallone su Rai Gr Parlamento, ha parlato della Juventus e de...

Serena sottolinea le difficoltà juventine: "A Torino avevano un vantaggio enorme, pensiamo solo allo stadio di proprietà. La scelta di Pirlo è stata coraggiosa ma azzardata: hanno preso una persona che in vita sua non aveva mai parlato a nessuna squadra per preparare una partita, non diciamo una stagione intera". Poi torna ai ricordi di calciatore: "Potevo fare di più all'Inter se solo avessi ascoltato il Trap che mi diceva di stare in area, e di non fare i tocchetti più indietro. Ma io mi divertivo così". Sulla Superlega dice che, "se nel calcio vogliamo la favola, il sogno e non solo l'intrattenimento, un passo indietro sul fronte dell'egoismo era doveroso. L'equilibrio è il sale dello sport. La Superlega farebbe perdere posti di lavoro e sparire intere squadre e società", precisa.

Andrea Pirlo, Biasin e le minacce di morte al figlio Niccolò: "Infami e vigliacchi, qual è il vero problema"

La lunghezza ideale di questo pezzo dovrebbe essere tre righe, giusto il tempo di scrivere «Caro Pirlo, caro figli...

Parla anche dell'uso di Twitter: "Lo uso solo per condividere le cose che mi piacciono, per suggerire e farmi suggerire un po' di bellezza. Non capisco l'odio o la ferocia lì dentro, e naturalmente non li pratico". Parla anche delle telecronache lui che è stato una delle prime "seconde voci":" Usavo le parole quelle semplici, che anche il mio papà e la mia mamma capirebbero, loro che non guardavano canali a pagamento perché non li avevano. In tanti cercano di stupire con una lingua strana, ma perché dire dei difensori "i quinti" e non, ad esempio, "i secondi" o "i terzi"? L'originalità e la classe non sono il palleggio con un limone", conclude Serena.

Verso la finalissima Inter-Psg, panico a Parigi: come si prepara Sommer

L'ex presidente dell'Inter Simone Inzaghi, il mea-culpa di Moratti: "Su Inzaghi ho sbagliato"

Meno due Napoli-Inter, lo scudetto dei nervi: cosa può accadere

tag

Ti potrebbero interessare

Inter-Psg, panico a Parigi: come si prepara Sommer

Simone Inzaghi, il mea-culpa di Moratti: "Su Inzaghi ho sbagliato"

Napoli-Inter, lo scudetto dei nervi: cosa può accadere

Inter, il sospetto di Fabio Capello: "Chi tira indietro la gamba"

Sinner, stoccata al fratello: "Invece di venire qui..."

"Grazie alla mia famiglia e un grazie speciale a mio fratello che piuttosto di venire qui, è andato a Imola ...

Sinner, finale amaro: il colpo con cui Alcaraz l'ha fatto fuori

Finale amaro per Jannik Sinner agli Internazionali di Roma: l'avversario spagnolo Carlos Alcaraz, numero 3 del ranki...

Sinner-Alcaraz, il match fa impazzire tutti: chi spunta sugli spalti

La finale degli Internazionali di Roma tra l'azzurro Jannik Sinner, numero uno al mondo, e lo spagnolo Carlos Alcara...

Gp Imola: trionfa Verstappen, Hamilton quarto

Max Verstappen su Red Bull ha vinto il Gran Premio dell'Emilia Romagna, sul circuito di Imola. Il pilota olandese, c...