Pisa-Chievo

Serie B, Michele Marconi del Pisa squalificato 10 giornate: "La frase razzista contro Obi del Chievo"

La Corte d'appello della Figc è giunta ad una decisione: saranno 10 le giornate di squalifica inflitte a Michele Marconi, attaccante del Pisa, per una frase razzista, pronunciata nei confronti di Joel Obi, centrocampista del Chievo Verona. Durante Pisa-Chievo dello scorso 22 dicembre, Marconi avrebbe detto all'ex Inter la frase "rivolta degli schiavi", espressione immediatamente denunciata dai gialloblu. Il tribunale federale aveva assolto in primo grado Marconi, ma la Procura ha impugnato la sentenza, rimandando tutto al secondo grado d'appello di giustizia sportiva. Le nuove prove raccolte dall'accusa, sono poi bastate a ribaltare il risultato del primo grado.

 

 

La Corte d'appello ha applicato il comma 2 dell'articolo 28 del codice della giustizia, che prevede "la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, una squalifica a tempo determinato" per calciatori o dirigenti che si rendono protagonisti di un "comportamento discriminatorio". Non sono ancora state rese note le motivazioni della sentenza, ma una cosa è chiara: Marconi salterà le ultime due partite di questa stagione, oltre alle prime otto gare della prossima. A rendere un quadro più preciso della situazione, un video comprensivo di audio dell'episodio in contestazione che si è aggiunto al supplemento del rapporto di gara presentato dal direttore di gara. 

 

 

Stessa sorte era toccata a Ondrej Kudela, difensore dello Slavia Praga, accusato di comportamento razzista nei confronti di Glen Kamara, centrocampista dei Glasgow Rangers, durante un match di Europa League. Kamara, finlandese e originario della Sierra Leone, aveva accusato Kudela di essersi rivolto a lui con il termine dispregiativo "scimmia". Lo stesso Kudela era poi stato squalificato per 3 giornate, per aver aggredito l'avversario negli spogliatoi, dopo il triplice fischio dell'arbitro. L'ex milanista Jens Lehmann è stato licenziato questa mattina, giovedì 6 maggio 2021, dal ruolo di dirigente dell'Hertha Berlino per aver inviato (per sbaglio) un Whatsapp a Dennis Aogo, scrivendo "Davvero Dennis è la quota nera?".