Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung, nell’analizzare la depressa situazione juventina, analizza le mosse dell'allenatore bianconero, Massimiliano Allegri. "Quello che doveva essere il salvatore bianconero – scrive – l’allenatore pragmatico, il vero maestro (non l’altro) ha un problema: i giovani. La Juve di Allegri non è un Paese per giovani", scrive la Zeitung.
“Impossibile immaginare cosa accadrebbe nel grande mondo viziato se la squadra non vincesse contro lo Spezia (questa sera, mercoledì 22 settembre alle 18.30, ndr). Proprio con Allegri, il feticista dei risultati. Allegri è noto per tenere sulle spine le giovani stelle, gli piace ignorarle per insegnargli la gerarchia e la tradizione“, rivela il quotidiano.
“Tra De Ligt, Kulusevski e Chiesa domenica c’erano 170 milioni parcheggiati in panchina. Il valore di mercato totale dell’undici titolare di Allegri contro il Milan era ben al di sotto di quello in panchina. Preferisce giocare con il calcio collaudato e non con il calcio del futuro, e questo è un problema. Perché la Juve negli ultimi anni ha investito molto per rinnovare la sua rosa. Allegri non sembra in grado di fare molto, né di volerlo. Contro il Milan hanno giocato 8 giocatori con età media 30 anni. La Juve sembra già sfinita mentalmente, e la forza fisica dura al massimo 45 minuti, a volte poco meno di un’ora. Poi ti ritiri, sposti il baricentro del gioco nella tua metà campo, il possesso palla scende sotto il 40 percento e i punti volano via”. Una bocciatura, dalla Germania, sotto tutti i punti di vista.