Una fuga vera e propria, misteriosa. Sebastiano Bianchi, il 29enne giocatore di basket della Legnano Kniths scomparso domenica scorsa a Verbania, dopo una serata passata coi genitori, è tornato a casa "disorientato e spaventato", come comunicato sui social dalla sua stessa società sportiva. Decisivo, avrebbe spiegato il ragazzo, l’appello dei compagni a Chi l’ha visto? su Rai3. "Ho sentito il bisogno di prendermi una pausa", avrebbe detto alla famiglia secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Quella sera aveva incontrato una amica, in auto. Ed è con quella ragazza che ha trascorso i tre giorni di "blackout".
Dopo alcuni giorni di angoscia, gli inquirenti avevano iniziato a percorrere una pista diversa da quella del suicidio, quella della fuga volontaria. E infatti ricercavano una seconda auto, che avrebbe affiancato la sera della scomparsa quella del giocatore. La vettura del 29enne era rimasta aperta e con gli effetti personali ancora presenti all'interno, vicino a Villa Taranto, sul lungolago di Pallanza. Lo smartphone era a casa, resettato. L'estremo tentativo di lasciarsi il passato alle spalle? Chissà...