Se le suonano

Atalanta-Juve, rovinosa rissa tra Umberto Marino e Marelli: "Per fortuna non arbitri più"

Lorenzo Pastuglia

La rabbia era tanta, specie se il gol della Juventus è arrivato nel recupero quando la vittoria per l’Atalanta, fino a quel momento una certezza dopo il super gol di Ruslan Malinovskyi, è sfuggita con la zuccata di Danilo su calcio d’angolo di Dybala. Nervi che il d.g. orobico, Umberto Marino, ha riversato sull’ex arbitro e oggi commentatore arbitrale per Dazn, Luca Marelli. Oggetto del contendere: il contatto tra Koopmeiners e Szczesny per un potenziale possibile rigore. 

 

 

 

 

Il botta e risposta Marelli-Marino - Prima dell’intervento di Marino, Marelli non si era sbilanciato sull’episodio tra Koopmeiners e Szczesny, affermando: “Azione molto complessa, bisogna vederla tutta. Al momento del contatto ci sono due giocatori della Juve vicini al portiere e il pallone si allarga. Manca il cartellino giallo al completamento dell’azione, per sanzionare il comportamento imprudente di Szczesny”. Un’interpretazione non piaciuta al d.g. dell’Atalanta, che ha bruciato Marelli dicendo: “Meno male che non arbitra più. L’intervento di Szczesny era da rosso. E anche il fallo di De Ligt era calcio di rigore. Quello è un fallo di mano. Commentiamo gli episodi per quello che sono”. L’ex arbitro non ha fatto una piega in diretta, mantenendo calma e sangue freddo. Poi su Facebook ha sdrammatizzato scrivendo: “Oh, tranquilli, sono ancora vivo!”.

 

 

 

 

Le reazioni del web - Poi in centinaia sui social hanno rilasciato un proprio commento sulla vicenda Marino-Marelli, molti a favore dell’ex arbitro: “Complimenti per il self control. Non è facile”, ha scritto un utente. E ancora: “Che brutta figura ha fatto lui e la società. Andare in tv insultando e raccontando falsità senza accettare contraddittorio è semplicemente volgare e patetico”. O anche: “Poi ci si lamenta dell’odio e della violenza nel calcio. Ma se un direttore generale di una società fa dichiarazioni del genere, come ne usciamo? Parole fuori luogo e senza un minimo di senso. Tutto sbagliato insomma”.