Anche Max Allegri partecipa alla commozione e all'apprensione generale del mondo del calcio per Gianluca Vialli. L'ex bomber di Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e Nazionale dal 2017 lotta contro una grave e aggressiva forma di tumore al pancreas e dallo scorso dicembre ha dovuto lasciare il ruolo di team manager dell'Italia per combattere una nuova battaglia. E' ricoverato in una clinica a Londra, sua città d'adozione, per sottoporsi a un nuovo ciclo di terapie e non passa giorno che un collega, un ex compagno di squadra, un amico o semplici tifosi non gli tributino tutto il loro affetto.
Ultimi in ordine di tempo i tifosi che prima di Cremonese-Juventus, alla ripresa del campionato dopo la lunga pausa per il Mondiale e le feste di Natale, hanno appeso uno striscione in suo sostegno. "È stato un momento bellissimo", ha commentato Allegri nella conferenza stampa subito dopo la partita, vinta 1-0 dai bianconeri non senza fatica grazie a una punizione del solito polacco Milik in pieno recupero. Ma pensando a Vialli, è logico che anche i fatti di campo e i risultati finiscano inevitabilmente in secondo piano.