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Milan, Arrigo Sacchi rivela: "Per Van Basten italiani tutti ignoranti"

È uscito oggi, martedì 7 novembre, il nuovo libro di Arrigo Sacchi Il realista visionario, appena scritto con Leonardo Patrignani. Dove non mancano gli spunti interessanti, come quelli su Silvio Berlusconi. “L’ultima volta che ho sentito il presidente fu due mesi prima della sua morte — ha detto Sacchi in un’intervista al Corriere della Sera —. Ripetemmo la nostra gag. Io che gli confesso di non riuscire a dargli del tu, lui che mi insegna come fare. ‘Si metta davanti allo specchio, e dica a voce alta: Silvio Berlusconi è uno str***o, Silvio Berlusconi è uno str***’. Era davvero convinto che potesse funzionare”.

 

Sacchi: “Dall’ultima volta, non ho più chiamato Berlusconi. Lo sentivo stanco”

Ma quel tu non è mai riuscito a dirglielo: “Quel giorno nel salutarmi mi disse ‘Arrigo chiama quando vuoi, in fondo sei una delle poche persone del mondo intero che non mi hanno mai dato dello str***o” — aggiunge Sacchi —. Non l’ho più fatto, e ancora me ne dispiace. Sentivo che era stanco. Ho voluto molto bene a quell’uomo. Gli devo tutto. A differenza di molte, troppe persone, che oggi fingono di non averlo mai conosciuto, io non me ne dimentico”. 

 

 

Sacchi e la battuta sull’Olanda a Van Basten: “Lo feci ridere”

Tra gli aneddoti Sacchi ha parlato anche di Marco Van Basten che di recente lo ha criticato: “Non mi sembra di essere stato duro con lui — le sue parole —. Lo trattavo e lo valutavo come gli altri. Forse non gli andava bene questo. Ma a me non l’ha mai detto. Tra noi non c’erano mai problemi”. Anche se nel 1991 l’olandese a Milanello disse “Arrigo mi ha rotto i cog***i”. “Forse qualche tensione c’è stata — le parole di Sacchi —. Lui era convinto che noi italiani fossimo tutti ignoranti. Una volta gli risposi. 'Caro Marco, guarda che noi vincevamo i campionati del mondo quando voi olandesi stavate ancora sott’acqua’. Lo feci ridere, e ne fui felice. Era una persona e un atleta fragile". 

 

Sacchi: “Van Basten testardo. E quando mi disse quella frase dopo Milan-Napoli…”

Durante una partita di precampionato della nostra prima stagione, “gli dissi (a Van Basten, ndr) che non serviva che andasse incontro alla palla a centrocampo — le parole di Sacchi —. Vacci vicino, senza cercarla, e poi taglia dentro, che così ti picchiano di meno”. Ma lui non gli diede ascolto: “E lo spaccarono. Era un fuoriclasse assoluto, un po’ testardo”. E quando ritornò in Italia dal primo infortunio, "venne a vedere Milan-Napoli, il famoso 4-1 per noi — conclude Sacchi — Mi disse ‘Mister, non avrei mai creduto che in così poco tempo lei riuscisse a fare un gioco così poco italiano”.