Sconfitto e cacciato

Cristiano Ronaldo perde la testa, il raptus contro il difensore saudita: rosso diretto

Non è più il CR7 di una volta, che ammaliava in campo, facendo incetta di trofei personali e di squadra. Il giocatore che si sta vedendo all’Al-Nassr è il lontano parente del precedente, nervoso e più alle cronache per gesti che fanno discutere. L’ultimo nella semifinale di Supercoppa d’Arabia tra Al Hilal e Al Nassr, vinta da Milinkovic e compagni per 2-1 (33esima vittoria consecutiva tra tutte le competizioni in stagione), che affronteranno in finale così l’Al Ittihad di Karim Benzema.

Ronaldo ha perso la testa al minuto 86, dopo il gol di Malcolm del 2-0, nei confronti di Al Bulayhi. Il difensore saudita è intervenuto in scivolata, mandando la palla in rimessa laterale. Ronaldo è arrivato come un treno per velocizzare le operazioni di battuta e si è scontrato con l’avversario: faccia a faccia e Al Bulayhi a terra.  Per l’arbitro è stato subito rosso diretto, con CR7, infuriato, che ha mimato anche il pugno nei confronti del direttore di gara, salvo poi uscire dal terreno di gioco applaudendo ironicamente e beccandosi dai tifosi dell’Al Hilal l’ennesimo coro provocatorio “Messi, Messi, Messi”. A nulla è servito poi il gol di Mané al 97’, dato che in finale c’è andato l’Al Hilal dell’ex Lazio Milinkovic.

 

 

E il suo non è il primo sfogo, dato che lo scorso agosto, in finale di Champions araba contro l’Al Hilal, il portoghese si infilò una mano nel fondoschiena salvo poi spalmarla sulla faccia dello stesso Al Bulayhi, già noto per aver provocato Messi lo scorso Mondiale in Arabia-Argentina. Il Comitato etico e disciplinare della Federcalcio saudita lo ha poi punito con una giornata di squalifica dopo il gesto osceno rivolto ai tifosi dell’Al Shabab, che lo punzecchiarono con l’ennesimo coro pro-Messi. Ora l’ennesimo brutto gesto, del tutto da dimenticare.