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Jannik Sinner incontentabile dopo Medvedev: "Potevo farlo meglio"

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Una vittoria netta, schiacciante, quella di Jannik Sinner su Daniil Medvedev nei quarti di finale degli Us Open. Una vittoria arrivata per 3 set a 1: l'altoatesino vince il primo, perde il secondo per distacco e poi, però, uccide la partita. Una partita clamorosamente convincente, il miglior modo in assoluto per staccare il biglietto per le semifinali degli Us Open.

Al termine dell'incontro, Sinner si è concesso ai microfoni di SuperTennis, dove si è mostrato ovviamente soddisfatto per la vittoria. Eppure, Jannik - perfezionista per vocazione - non è riuscito a non risparmiarsi un rimprovero. "I primi due set sono stati strani, chi faceva il break poi prendeva il largo - rifletteva -: nel secondo ero sotto 5-0 ma avevo sempre chance e questo mi ha dato fiducia per il terzo. Il quarto è stato combattuto, sono rimasto lì mentalmente. Posso essere contento anche di come ho variato il gioco, anche se potevo servire un po’ meglio", ha concluso. Insomma, c'è da migliorare il servizio. Parola di Jannik.

Tant'è, per il 23enne di San Candido arriva la prima semifinale in carriera agli Us Open, terzo tennista italiano a centrare l'obiettivo dopo Corrado Barazzutti e Matteo Berrettini (nessun nostro connazionale ha mai vinto il torneo). Ora, Sinner, ovviamente sogna il secondo Slam in carriera: "Mi ha dato fiducia vincere a Cincinnati. Agli US Open non sono partito bene e piano piano mi sono ritrovato: contro Medvedev ho avuto forse la miglior sensazione in campo".

 

Nel penultimo atto del torneo, Jannik se la vedrà con Jack Draper, suo amico e recentemente anche socio nel doppio: "Ci conosciamo bene, siamo amici fuori dal campo, sarà dura perché sta giocando in modo incredibile. Per il momento sono contento di essere in semifinale", ha concluso Jannik Sinner. L'appuntamento, ora, è con la Storia...

 

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