Jannik Sinner avrebbe un problema secondo taluni babbei poco amanti del talento che nobilita il ragazzo di Sesto Pusteria, in campo domani alle 20.30 contro l’australiano De Minaur nella prima sfida delle Nitto Finals di Torino: vive a Montecarlo e, quindi, non paga le tasse in Italia. Orrore, sempre secondo costoro. Pensano sia l’unico sportivo che ha scelto di andare a vivere in Costa Azzurra - luogo davvero... orripilante per il clima, il sole, la sicurezza, la tranquillità e il bel vivere- soltanto per lucrare sulle imposte. Sinner, come una tigre annoiata dagli insetti, replicò così a suo tempo: «Montecarlo è un luogo dove un tennista professionista gode di tutta la tranquillità possibile, può camminare per strada senza essere travolto dalla popolarità e allenarsi in impianti super per all’anno mesi otto -nove all’aperto». Ma questo, i babbei, non lo sanno e pensano soltanto che Jannik se ne sia andato là perché truffa. Noi replichiamo: Matteo Berrettini sta a Montecarlo ma nessuno gli ha, giustamente, mai fatto le pulci; l’intero parco dei piloti di Formula 1 vive da quelle parti; e così molti calciatori e star dello show-business. Ma a costoro nessuno dice nulla. Sinner invece viene crocifisso dai benpensanti-babbei.
CAMPIONISSIMO
Una grande risposta l’ha fornita lui stesso e a modo suo, ficcante e senza possibilità di vedersi rimandata la pallina, pardon la replica, nel proprio campo: da campionissimo e da numero 1 del tennis, ha chiarito una cosetta mica da ridere: i sei milioni di euro vinti per aver battuto Carlos Alcaraz nella finale del Six Club Slam in Arabia, ha deciso che non finiranno nello stellare conto in banca o negli investimenti della sua holding: «Mi chiedete del prize-money di Riad? Sto per varare una Fondazione, penso sia importante poter aiutare persone, animali, famiglie o bambini in difficoltà. Da un po’ di tempo ci stavo pensando e non voglio dire altro fino a quando non sarà ufficiale. Penso che diventerà realtà l’anno prossimo. Ogni giocatore ha una visione un po’ diversa sul come aiutare gli altri ed è un punto molto importante per chi sta nella nostra posizione. Per questo motivo ho deciso che il prize-money del Six Club Slam lo metterò tutto nella Fondazione».