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Adriano Panatta, cupi presagi sulla finale? "Shelton si è battuto da solo. E Sinner..."

sabato 25 gennaio 2025

2' di lettura

No, per Adriano Panatta quella di Ben Shelton non è stata una grande partita. L'ex gloria del tennis azzurro non è mai stato tenero con il 22enne americano, sconfitto da Jannik Sinner per 3 set a 0 nella semifinale degli Australian Open poche ore fa.

Una partita in discesa dopo un primo set di grande sofferenza per l'azzurro numero 1 al mondo, che ha anche annullato 2 palle dello 0-1. Secondo molti, Shelton ha giocato una delle migliori partite in carriera, almeno per la prima ora. Ma l'ex capitano di Davis la pensa diversamente: "Da fondo campo non ha colpi, soprattutto con quel diritto tutto aperto. Una cosa che poteva fare Nadal ma non lui. Sinner non ha giocato la sua migliore partita ma Shelton ha trovato il modo di fargli vincere il primo set nonostante Jannik abbia giocato al 60%. Pensa che margine che ha rispetto agli altri. Ma Shelton è uno di quelli che si battono da soli". Insomma, la finale contro Alexander Zverev considerate queste premesse promette di essere assai più dura. 

Secondo il giornalista Massimiliano Ambesi, invece, Shelton merita applausi: "Ha giocato una partita superiore rispetto a quella con Sonego, perché in risposta è stato molto più incisivo. Shelton ha alzato l’asticella oggi, questo va ricordato, poi prende tre set a zero, ma tanto di cappello a lui. Vorrei dire che Sinner, da quando è diventato numero uno al mondo, ha vinto 46 partite di 49. Neanche Borg c’era riuscito. Mi piace che si sia obiettivi sulle cose: Shelton ha giocato una grande partita, e questo dà la dimensione di quello che è Jannik Sinner oggi.  Insomma, è stata una partita vera".

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"Tante volte ti serve addosso, è proprio difficoltà a rispondere - spiega ancora Ambesi sull'americano -, è un ace, non si chiama ace, è la stessa roba. Andiamo a contare quanti servizi vincenti gioca Shelton, sono altri numeri. Comunque è un giocatore che sta cercando di diventare più completo, si vede questo percorso. Io sto apprezzando molto Shelton e quello che c’è intorno, non lo conoscevo bene, lo sto guardando, e credo che ci sia dietro un lavoro molto interessante in prospettiva. Questo è uno che arriva".

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