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Juventus, Marco Tardelli umilia Thiago Motta: "Credeva di essere determinante..."

di Lorenzo Pastuglia martedì 18 marzo 2025

2' di lettura

Per la Juve è un momento da incubo. Il 3-0 di Firenze contro la Fiorentina, il quarto posto perso nei confronti del Bologna, la Champions e la Coppa Italia già sfuggite. Thiago Motta a fine stagione saluterà la Vecchia Signora, perché il suo progetto è naufragato. Su La Stampa, l’ex bianconero Marco Tardelli ha individuato l'inizio di questa situazione che definisce "imbarazzante" nel cambio di progetto tecnico. 

"Tutto è iniziato con l'allontanamento di Allegri, licenziato nonostante la vittoria della Coppa Italia e la qualificazione alla Champions — le sue parole — Allontanamento inspiegabile se non con la volontà di cambiare le regole. Tutto in mano a Giuntoli e quello che non è stato fatto per Allegri si è pensato di farlo per Thiago Motta”.

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Sempre Tardelli nel suo editoriale sul quotidiano piemontese aggiunge: "In effetti Giuntoli si è mosso bene sul mercato soddisfacendo sia tifoserie che allenatore: Motta riuscirà a far giocare bene la Juve come fatto con Bologna e Spezia ma ha creduto che solo lui fosse determinante dimenticando che i giocatori e lo spogliatoio fanno la squadra".

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Ricordando poi qualche caso in particolare: "Avrebbe potuto trovare in Danilo e Rabiot due possibili capitani e l'esperienza per la gestione dello spogliatoio in un momento così — ha aggiunto — Vlahovic poteva e doveva aiutare la Juve in difficoltà ma è scomparso dai radar ed è diventato un nemico. Kolo Muani sembra una speranza già svanita. Yildiz doveva essere l'astro nascente ed è in difficoltà, McKennie il più continuo ma a inizio stagione era in partenza”.

L’ex campione del mondo di Spagna ’82 ha poi terminato tentando di trovare delle soluzioni: "Situazione difficile da recuperare, serve un bagno di umiltà da parte di tutti e la dimostrazione di esserci da parte di una società troppo silente — ha concluso —. Un silenzio assordante circondato da rumore di fondo, di troppe voci sull'arrivo di un nuovo padrone, non può che peggiorare le cose".

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