Roma caput mundi. Sia per il mondo della fede, con l'elezione di Leone XIV a nuovo successore di Pietro; sia per gli internazionali di tennis, con il ritorno in campo del più forte di tutti: Jannik Sinner. Ma oltre alla Capitale, che cosa accomuna lo statunitense e l'altoatesino? Semplice, il tennis. Il primo è un grande appassionato, anche se dopo il periodo in missione in Perù sostiene di essere un po' arrugginito. Il secondo, invece, è il più forte di tutti. Ma, dopo tre mesi fuori dai tornei che contano, deve dimostrare a tutti il suo valore.
Al termine dell'incontro con i cronisti, Papa Leone XIV è stato incalzando da una giornalista per organizzare una partita di tennis di beneficenza per le pontificie opere missionarie, conoscendo la sua passione per questo sport. "Certo va bene", ha replicato il Pontefice. "Io porto Agassi", ha insistito la giornalista scherzando. A quel punto, Robert Prevost ha replicato "basta che non porti Sinner", giocando sul doppio senso sia perché l'italiano è il numero uno del mondo e sia perché il suo cognome in inglese significa "peccatore".
Intanto l'azzurro è atteso in campo alle 15:00 di oggi, lunedì 12 maggio. Ai sedicesimi di finale, Jannik Sinner affronterà l'olandese Jesper de Jong per dare continuità all'ottimo esordio contro Navone.