Attacco agli organizzatori degli Internazionali d'Italia. Coco Vandeweghe, ex numero 9 al mondo di tennis, se la prende con il direttore del torneo Paolo Lorenzi. Il motivo? Lo spostamento da martedì a mercoledì del match di ottavi di finale tra il norvegese Casper Ruud e lo spagnolo Jaume Munar. Per la sportiva americana l'unico spostamento della partita avrebbe dovuto riguardare il campo non l'orario, ovvero farla giocare sempre lo stesso giorno ma su un altro campo. Martedì, infatti, al Foro Italico erano in programma otto partite ATP e due WTA.
Eppure, a causa della pioggia che ha interrotto i match durante la giornata, l'ordine di gioco è slittato sempre di più, fino ad arrivare al rinvio all'indomani di Ruud-Munar, deciso dopo che l'incontro tra Stearns e Svitolina, durato due ore e mezza, è finito intorno alla mezzanotte. Ecco allora il punto per la Vandeweghe. A suo dire ci sarebbe stata la possibilità ben prima di spostare l'ultimo match degli ottavi maschili su un altro campo (ce n'erano altri liberi al Foro Italico), evitando di alterare la competizione concedendo un giorno di riposo in meno al vincitore Ruud rispetto a Jannik Sinner, che lo incontrerà oggi nei quarti di finale.
"Si sarebbe dovuto decidere non solo di spostare la partita su un campo diverso, ma anche di far rispettare il programma a questi giocatori – ha tuonato la Vandeweghe – È di questo che abbiamo parlato all'inizio e il fatto che abbiano tenuto questi giocatori lì così a lungo, così tardi, è assolutamente vergognoso, non solo non poter giocare al meglio delle loro capacità, ma anche non recuperare per il turno successivo". Il riferimento è alla nuova regola di ATP e WTA che, a partire dal gennaio del 2024, per evitare che le partite si concludessero a notte fonda, si era stabilito che nessuna partita potesse più iniziare dopo le 23, salvo approvazione eccezionale del supervisore del torneo in accordo con la direzione ATP/WTA. In particolare, se una partita non fosse iniziata entro le 22:30, si sarebbe dovuta spostare su un campo alternativo, ma comunque non oltre le 23.