In attesa che Jannik Sinner torni in campo questa sera per il quarto di finale contro il norvegese Ruud agli Internazionali di Roma, con la speranza che possa emulare Musetti e guadagnare la semifinale, in molti si chiedono quale sia il segreto del suo successo, che gli permette di tornare subito al top dopo tre mesi di inattività, mentre gli altri erano in giro per il mondo a colpi di racchetta. Su questo tema si è espresso Riccardo Ceccarelli, medico sportivo e mental coach e, soprattutto, collaboratore dal 2020 dello staff di Sinner.
Il medico spiega: “I grandi campioni sono quelli che si mettono sempre al centro dell’attenzione e vogliono lavorare su se stessi, quelli che non cercano scuse, quelli che vanno a cercare dentro di sé continuamente dove migliorare in tutti gli aspetti a 360 gradi°.
Jannik è uno di questi, quando il talento si unisce a questo tipo di approccio il risultato è una conseguenza". Il dottor Ceccarelli, poi, svela che, per allenare la mente, il tennista numero uno al mondo utilizza un software da Formula 1, uno strumento sviluppato dal medico stesso e che serve per stimolare la concentrazione.
Non semplici test, ma veri e propri videogiochi cognitivi, pensati per spingere lo sportivo fuori dalla sua comfort zone. Per allenare la focalizzazione, esplorare le tecniche di meditazione, affinare la capacità di gestione dello stress da match. Il tutto monitorato in tempo reale da parametri biometrici come il battito cardiaco.
Ora, però, è tempo di pensare a Ruud e i precedenti sono confortanti, perché il bilancio è di 3-0 per l'azzurro. L’ultima sfida si è giocata a Torino lo scorso novembre alle ATP Finals e Sinner si è imposto nettamente in due set,( 6-1; 6-2). Le altre due partite risalgono a qualche anno più indietro, giocate entrambe a Vienna. Jannik nel 2020 era praticamente un esordiente nel circuito e, nonostante ciò, vinse sempre in due set, bissando l'anno successivo nei quarti di finale.