La lettera dell’assistente Domenico Rocca contro l’Aia scuote il mondo del calcio. Inviata alla Commissione Arbitrale Nazionale, contiene accuse pesantissime: dalle interferenze di Rocchi sulle valutazioni degli addetti al Var al sistema di valutazione dei direttori di gara. Cita due partite in particolare e assicuro che è pronto a denunciare tutto. In primis si parla di cosa non vada nel sistema: “Mai avrei immaginato di dover giungere a scrivere alla mia commissione”. E riassume i punti chiave della sua denuncia: “La stagione sportiva ancora in corso (per gli altri) ha evidenziato, senza alcun dubbio, l’utilizzo parziale delle votazioni, l’assenza di criterio nelle designazioni, la violazione dei principi di correttezza e lealtà e, soprattutto, l’alterazione della corretta concorrenza e delle relative valutazioni”, ha aggiunto.
L’assistente è stato designato 14 volte (una gara di A e 13 gare di B): “Designazioni che mai hanno tenuto conto delle precedenti valutazioni, ma che sono state effettuate sulla scorta di inesistenti criteri”, spiega. Per poi parlare delle interferenze di Rocchi sul Var citando il caso Udinese-Parma e Inter-Roma. In Friuli “viene concesso un calcio di rigore giusto, solo perché Rocchi si alza rapidamente dalla postazione per ‘bussare’ (si sente anche nell’audio delle registrazioni) più volte sul vetro della stanza di Paterna (Var) e Sozza (Avar) per richiamare la loro attenzione”. Successivamente all’arbitro è stato suggerito l’on field review: il fischietto ha quindi concesso un rigore “che i Var si erano persi”.
In Inter-Roma, nel k.o. dei nerazzurri, ha fatto discutere il rigore non concesso da Gervasoni per il contatto tra Ndicka e Bisseck. “Perché in Inter-Roma, Gervasoni super visore di giornata non ‘bussa’ ai Var per far assegnare un calcio di rigore netto (la Commissione al raduno ammette pubblicamente davanti a tutti arbitri e assistenti che abbiamo perso un rigore netto) a favore dell’Inter?”, scrive ancora Rocca. Un errore definito “grave”, che “molto probabilmente determinerà la perdita del campionato della società Inter a favore della società Napoli”. E rincara la dose: “Da inizio stagione ne potrei raccontare tantissime, fra arbitri, assistenti e Var e di casi simili o addirittura anche casi peggiori — aggiunge Rocca — Naturalmente sono tutti scritti da parte, poiché ne parleremo più avanti nelle opportune sedi”.
Altra critica è stata fatta sul sistema di valutazione degli arbitri: “Con la precedente governance avete modificato i criteri per la permanenza nella categoria, avete reintrodotto il limite di età e aggiunto il limite temporale decennale, superabile soltanto se inseriti tra i primi 40 assistenti della graduatoria di merito — scrive — Ma come viene compilata la graduatoria? Sulla scorta della media tra i voti degli organi tecnici e quelli degli osservatori, governati dalla c.d. CON, la quale, anch’essa, dovrebbe essere organo terzo e imparziale. Siccome la permanenza deriva da una competizione, la stessa dovrebbe fondarsi su una gara equilibrata tra tutti: se non è possibile avere lo stesso numero di gare di A e di B, equamente distribuite durante la stagione sportiva, è doveroso che tutti gli assistenti siano valutati sullo stesso numero di gare complessivo, altrimenti è evidentissima l’alterazione di una media numerica che determina le dismissioni di fine campionato”.
Quindi ha parlato della sua esperienza personale, dei torti che avrebbe subito nonostante le rassicurazioni ricevute: dall’esordio stagionale in Frosinone-Sampdoria fino all’ultima partita del 9 maggio tra Spezia-Cremonese. Soffermandosi sulla partita tra Cesena e Spezia del 15 marzo 2025: “La mia posizione in graduatoria poteva rimanere invariata e addirittura migliorare se l’OT Tonolini avesse confermato il voto di 8.50 che mi aveva espressamente indicato nello spogliatoio — attacca Rocca — L’indomani venivo infatti contattato telefonicamente in quanto, a seguito di una revisione delle immagini, sarebbe stato scovato un fuorigioco da me non segnalato e, pertanto, la valutazione veniva abbassata a 8.40. Fuorigioco in alcun modo certificato e certificabile, ma utile alla commissione per posizionarmi tra coloro che sarebbero stati dismessi”.
L’assistente chiede alla Commissione “la trasmissione del video che certifica il fuorigioco di Cesena-Spezia; le linee guida delle valutazioni CAN e CON; il protocollo o le indicazioni che vietano agli OT CAN e agli OT CON di interferire con le rispettive valutazioni; le linee guida che soprassiedono alle designazioni, considerato che la graduatoria è divenuta l’unica discriminante per la permanenza del ruolo e, come tale, necessita che le valutazioni vengano effettuate dallo stesso numero di osservatori e di organi tecnici, altrimenti si altera irrimediabilmente la correttezza della competizione; e la relazione dell’AA Garzelli, visionato da Rocchi insieme al sottoscritto nella gara Pisa-Frosinone del’ 1° maggio 2025”. Dichiarando di essere pronto a “denunciare quanto accaduto alle competenti autorità federali, per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e trasparenza nelle designazioni e nelle valutazioni, nonché alle competenti autorità ordinarie per valutare eventuali profili civilmente e penalmente rilevanti”.
Infine un altro durissimo attacco alla Can: “Questa Commissione tratta le persone come fossero animali da macello — conclude — ma soprattutto, altera i regolamenti per ottenere i propri obiettivi e preservare i suoi uomini, contravvenendo ai massimi principi di correttezza e probità che dovrebbero attendere ad ogni comportamento”. Mai “avrei voluto agire contro l’associazione, ma comprendo che è necessario agire proprio perché amo questa associazione e ne voglio tutelare i principi da voi consapevolmente violati”.