"Sono molto contento di intraprendere questa esperienza, il mio desiderio è sempre stato allenare all'estero oltre che in Italia. L'Al Hilal è una grande occasione per la mia carriera. Ho studiato la storia del club, ho visto i milioni di fans in tutti il mondo, compresa l'ultima partita di Champions League a Gedda. C'erano moltissimi tifosi. Non vedo l'ora di iniziare".
Con queste parole Simone Inzaghi si è presentato come allenatore dell’Al-Hilal, dopo la fine burrascosa del rapporto con l’Inter, culminato nella pesante sconfitta di Monaco contro il Psg. Il tecnico di Piacenza ha detto la sua dopo aver firmato con il club arabo (percepire oltre 50 milioni in due anni) ed essere stato presentato mercoledì.
Anche il Corriere della Sera, intanto, ha criticato aspramente l’addio e la scelta dell’Arabia: "Inzaghi ha scelto l’Arabia da giorni, ben prima della finale di Champions — si legge —. Già la domenica 25 a Riad l’accordo era dato per fatto. Del resto bastava guardare a Monaco, durante la conferenza stampa di vigilia, l’espressione furba dello stesso Barella alle domande sul futuro di Inzaghi. Considerato poi la figuraccia epocale dell’Inter contro il Psg, è troppo ipotizzare che la squadra sia stata deconcentrata dalle voci (che erano certezze) sul futuro lontano dall’Inter del proprio allenatore e magari di qualche senatore? La questione, dopo un 5-0 maturato in quel modo fa pensare. E fa pensare male. Perché l’Inter si è giocata la gara dell’anno senza la giusta concentrazione e la compattezza necessaria".
"It will be a great challenge when we meet Real Madrid"
— AlHilal Saudi Club (@Alhilal_EN) June 4, 2025
’ first interview as Al Hilal head coach