Anche solo aver pensato a Claudio Ranieri per la Nazionale è sbagliato. Si tratta di una scelta populistica, fatta per nascondere la polvere sotto al tappeto piuttosto che dare una bella ripulita al nostro calcio. Chi è l’uomo più amato dell’Italia pallonara al momento? Ranieri. Bene, allora chiamiamolo subito.
Sono tanti i motivi per i quali “Sor” Claudio non è giusto per la Nazionale. La chiamata arriva fuori tempo massimo, perché stiamo parlando di un allenatore di 73 anni che è appena andato in pensione e che non deve nulla alla Figc né all’Italia, dopo essere stato sottovalutato e snobbato per decenni. Non c’è alcuna progettualità nello scegliere Ranieri come ct, solo l’intento di Gravina di far passare in sordina il fatto di essere rimasto incollato alla poltrona nonostante l’ennesimo fallimento della sua presidenza. Inoltre non siamo più negli anni 50-60, quando i club prestavano abitualmente i tecnici alla Nazionale. Il doppio incarico è vietato per regolamento, ma siamo in Italia e c’è sempre un cavillo a cui aggrapparsi. Ranieri non è più un tesserato della Roma ma un consigliere della proprietà, quindi potrebbe effettivamente accettare l’incarico da ct e al tempo stesso svolgere il ruolo di “senior advisor” dei Friedkin. Che poi in realtà “Sor” Claudio è molto più un consigliere: gli americani gli hanno affidato le chiavi della Roma e gli hanno detto “fai tu”. Non a caso c’era lui al fianco di Gasperini in occasione della presentazione del nuovo allenatore giallorosso, i Friedkin non erano neanche nei dintorni.