Non c’è dubbio che la famiglia Alcaraz sia baciata dal talento con la racchetta tra le mani. Mentre Carlitos, infatti, era impegnato a battere Sinner nella maratona parigina al Philippe-Chatrier (5H29M) e a conquistare il suo quinto Slam a soli 22 anni, un suo fratello non era presente sugli spalti e sapete perché? Non per disaffezione o impegni lavorativi, come nel caso del papà di Jannik Sinner, bensì perché il piccolo Jaime stava disputando a sua volta un'altra finale.
Alcaraz Junior era impegnato nell’ultimo atto di un torneo giovanile al Real Murcia Tennis Club 1919, oltretutto nel giorno in cui compiva appena 14 anni. Jaime non ha avuto paura e ha battuto un suo coetaneo, cioè Álvaro Marín, diventando il campione del torneo. Tirato anche questo confronto, come quello del fratellone maggiore e Jaime ha avuto la meglio in tre set (7-6; 1-6; 6-3) confermandosi campione regionale. A Carlos, invece, il suo secondo Roland Garros.
Jaime, che fa parte della Real Sociedad Club de Campo de Murcia, ha cominciato il torneo da testa di serie e, dopo aver battuto Marìn, ha fatto capire a tutti di essere già un talento in erba che può soltanto crescere. La racchetta e la pallina da tennis, insomma, sono di casa nella famiglia Alcaraz, in cui Carlitos è il secondo di quattro figli. Il più grande, Álvaro, non è un tennista, ma ha seguito da vicino entrambi i suoi fratelli quasi come fosse un coach aggiunto, garantendo supporto morale e materiale. In ogni caso, lavora sempre nel mondo dello sport, ma a livello manageriale. Anche un terzo fratello, Sergio, gioca a tennis e fa parte dell’accademia Equelite di Juan Carlos Ferrero.
Carlitos, intanto, ha pensato a festeggiare per bene il suo di titolo e, quasi come una beffa nei confronti di Sinner, si è recato in un locale di ispirazione nettamente italiana a Parigi, cioè il “Siena”, posto glamour ispirato alla Dolce Vita frequentato dai tennisti, che firmano anche una targa da appendere sul muro del ristorante. Alcaraz ha gustato i piatti della cucina toscana e si è divertito cantando sulle note di Bella Ciao e Volare. Gli italiani apprezzano la scelta di Carlos, ma sperano presto che anche Jannik possa festeggiare un titolo, magari ballando il flamenco e bevendo sangria.