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Juve, gelo di McKennie nello Studio Ovale dopo gli insulti a Trump

giovedì 19 giugno 2025

2' di lettura

Di tutti i giocatori della Juve che ieri sono stati ricevuti dal presidente americano Donald Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca il più imbarazzato era il calciatore americano Weston McKennie. Il motivo? In passato non aveva speso parole al miele per il tycoon. "Non credo che Trump sia l’uomo giusto per fare il presidente - aveva detto nel 2020 -. Penso che sia ignorante, ai miei occhi è razzista. Non lo sostengo in alcun modo. Se poi spari gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro manifestanti pacifici, sembra piuttosto che il governo voglia provocare qualcosa per creare un’immagine falsa”.

Il calciatore aveva espresso il suo parere piuttosto duro a giugno 2020, in un momento di forte tensione negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd. All'epoca McKennie giocava nel Schalke 04. E indossò un braccialetto con su scritto “Justice for George” durante una partita di Bundesliga per protestare contro il razzismo. Ieri da Trump il suo viso era piuttosto corrucciato. “Di fronte ai media, Trump ha risposto in modo definitivo alle domande sulla guerra tra Israele e Iran, nonché sul ruolo degli Stati Uniti, con i calciatori alle sue spalle - ha riportato il quotidiano tedesco la Faz -. Alcuni sembravano un po’ irritati. Il presidente ha anche parlato degli atleti transgender nello sport, chiedendo: ‘Potrebbe giocare nella vostra squadra una donna?’. McKennie e Weah si sono guardati un po’ perplessi, senza rispondere. Il ds Comolli ha poi dichiarato per stemperare la tensione: ‘Abbiamo un’ottima squadra femminile’. Trump ha ribattuto: ‘Ma giocano tra donne. Comolli non ha più commentato”.

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Con i giocatori e l’allenatore Igor Tudor, alla Casa Bianca c'era anche il presidente della Fifa Gianni Infantino. I bianconeri erano a Washington per il match contro la squadra emiratina dell’Al-Ain nella prima gara del loro girone del Mondiale per club. Nella delegazione che ha incontrato il presidente americano c'erano anche il proprietario della Juventus Elkann, il ceo bianconero Maurizio Scanavino, il general manager Damien Comolli, il direttore delle strategie Giorgio Chiellini e i giocatori McKennie, Timothy Weah, Manuel Locatelli, Federico Gatti, Teun Koopmeiners e Dusan Vlahovic. 

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