"Bella questa scena. Elkann con il sorriso da clown e la magliettina su misura offerta a Trump, mentre lui parla di bombardamenti e altre amenità": Carlo Calenda ci è andato giù pesante nel suo ultimo post su Facebook in cui ha commentato la visita della Juventus alla Casa Bianca dal presidente americano Donald Trump. "Direi umiliante per l’Italia - ha proseguito il leader di Azione -. Troverete su La Stampa e su Repubblica che quotidianamente attaccano Trump un duro monito per Elkann… magari domani però".
Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni del tycoon di fronte al club bianconero, sbarcato negli Usa per il Mondiale per club e guidato dal presidente di Stellantis e amministratore delegato di Exor John Elkann, accompagnato dal top management: l’ad Maurizio Scanavino, il general manager Damien Comolli, il direttore delle strategie Giorgio Chiellini. Presente anche una rappresentanza della squadra, compreso l’allenatore riconfermato Igor Tudor.
Tutti loro sarebbero rimasti sorpresi quando Trump, dopo i saluti di rito, ha approfittato dell’occasione per dialogare coi cronisti su diversi temi. Prima di parlare di geopolitica, in particolare, il capo della Casa Bianca ai bianconeri ha chiesto: "Voi fareste giocare delle donne nella vostra squadra?". E quando gli hanno risposto che la Juve una squadra femminile ce l’ha, il presidente ha controbattuto: "Certo, e immagino non le fareste giocare insieme a voi! Vabbé, vedo che siete diplomatici".