Una pagina inconsueta, quasi surreale, avvenuta nell’attuale torneo di Wimbledon. In oltre un secolo di edizioni del più antico Slam del circuito, mai si era visto un giocatore costretto al ritiro dopo essere stato in vantaggio di due set a zero. A interrompere questa lunghissima “tradizione” è stato Grigor Dimitrov, protagonista sfortunato di una vicenda che, più che sportiva, ha il sapore amaro del destino avverso. L’occasione era importante: ottavi di finale sull’erba inglese contro Jannik Sinner, il numero uno del seeding. Dopo un match di grande qualità, avanti per due set, il problema al pettorale ha costretto al forfait il bulgaro. L’episodio, storico, ha un precedente soltanto in due altri Slam. Il primo risale al 1969, al Roland Garros: Mike Belkin si arrese sullo 0-3 del terzo set, dopo aver vinto i primi due contro Georges Goven. Il secondo è più recente, datato 2012 agli Australian Open: Steve Darcis, in vantaggio su Florent Serra, dovette fermarsi sul 4-5 del terzo set. Nessuno però lo aveva mai fatto a Church Road, teatro di tante imprese ma mai di un ritiro in simili circostanze.
Ma non è tutto: Dimitrov ha anche collezionato un record poco invidiabile. Nessun altro tennista, prima di lui, si era ritirato per cinque Slam consecutivi. Una sequenza che fa riflettere e che racconta la fragilità fisica che ormai accompagna da mesi, se non anni, la carriera del giocatore bulgaro. Da Wimbledon 2024, dove si era arreso contro Medvedev, al recente forfait al Roland Garros contro Quinn, passando per l’US Open (ritiro contro Tiafoe) e l’Australian Open (match interrotto contro Passaro), Dimitrov sembra non riuscire più a trovare continuità. Anche quando il gioco c'è, il corpo dice no.
Per Sinner, la vittoria ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Non solo perché è arrivata senza poterla realmente conquistare, ma anche per la qualità del suo gioco, che è apparsa piuttosto appannata. Pochi vincenti, tanti errori, un linguaggio del corpo non convincente, e soprattutto un fastidio al gomito – conseguenza di una caduta nel primo game – che preoccupa in vista del quarto di finale contro Ben Shelton. “Una prestazione decisamente insufficiente”, ha commentato Paolo Bertolucci su Sky, sottolineando quanto l’altoatesino dovrà crescere se vorrà arrivare fino in fondo. Sarà fondamentale capire in che condizioni fisiche si presenterà mercoledì, considerando il fastidio al gomito destro, dovuto alla caduta a inizio match, che gli ha dato fastidio soprattutto nei colpi sul dritto. Oggi la risonanza dirà se ci sarà contro Ben Shelton.