Dura, durissima la vita se il tuo avversario è Jannik Sinner. L'altoatesino prosegue infatti la sua corsa a Wimbledon con un'altra prestazione impeccabile, conquistando l’accesso alle semifinali (contro Novak Djokovic) grazie al successo su Ben Shelton, testa di serie numero 10. Una vittoria in tre set, un secco 7-6, 6-4, 6-4. Già, dura la vita. Nonostante la buona prestazione dello statunitense, il numero uno al mondo ha letteralmente dominato, nonostante i guai al gomito e la vistosa fasciatura che lo accompagnava in campo.
Al termine dell’incontro, Shelton ha detto la sua nelle interviste post-partita a bordo campo. E lo statunitense è apparso costernato: non ha potuto che rimarcare quanto sia complesso affrontare uno come Sinner.
"Non ho mai visto niente del genere. Difficilmente vedi qualcosa del genere quando sei in tabellone – si è sfogato –. Quando giochi contro di lui è quasi come se le cose fossero a velocità doppia. È frustrante". Shelton, insomma, impressionato e travolto dal ragazzo di San Candido.
Lo statunitense ha poi spiegato ciò che lo ha maggiormente sorpreso nel gioco dell’azzurro: "La sua velocità di palla è davvero elevata – ha ripreso –. Non ho mai visto niente del genere. Di solito sono abbastanza bravo ad adattarmi a quella velocità ma difficile quando un ragazzo colpisce la palla così forte e con costanza da entrambe le ali e serve come fa".
Nonostante la sconfitta, lo statunitense ha voluto comunque rimarcare alcuni aspetti positivi della sua prestazione: "Ho avuto l'idea giusta per gran parte della partita oggi e ho servito molto meglio che in Australia, in modo più intelligente, ci ho provato e basta. Ma la mia percentuale di prima di servizio è calata nei momenti in cui ne avevo bisogno", ha concluso Shelton.