Non passa un giorno senza che al triste romanzone sportivo "Kyrgios contro Sinner" non si aggiunga un nuovo capitolo. E il bello è che alla fine fa sempre tutto lui, Nick Kyrgios, l'australiano che ormai in mancanza cronica di risultati (vuoi per i pesanti guai fisici, vuoi per l'attitudine un po' troppo poco professionale) si è trasformato in un (volgare) polemista.
Durante una delle sue tante ospitate nei podcast sul tennis, questa volta in un colloquio con il super coach Mouratoglou all'UTS Talk Show, Nick si è detto addirittura consapevole di aver esagerato nei confronti dell'altoatesino. E il motivo è semplice, quanto umanissimo: la frustrazione. "Ho avuto tanti infortuni. Gioco da quando avevo sette anni. Ho dedicato tutta la mia vita al tennis. Tutto quello di buono che ho nella vita arriva da lì. E ho sempre fatto tutto nel modo giusto. Quando vinco una partita, so che è solo per merito mio. Quindi ero arrabbiato, frustrato". Il riferimento, ovvio, è ancora un volta alla vicenda Clostebol.
Jannik Sinner, Cash disintegra Nick Kyrgios: "Triste che esista ancora chi..."
Jannik Sinner trionfa a Wimbledon... e Nick kyrgios perde la testa. L'australiano, dopo la vittoria dell'azzurro...Da mesi, infatti, Kyrgios è il grande fustigatore di Sinner, considerato niente più di un dopato. "Ci sono state tante cose che avrei potuto fare per sistemare il mio polso o il ginocchio… ma non le ho fatte, perché non erano corrette", è l'ultima insinuazione, ancora più velenosa perché stavolta non fa mai il nome dell'altoatesino, fresco di trionfo a Wimbledon. La tesi è ben nota e Nick non ha alcuna intenzione di ritrattare: "Ho avuto l'impressione che il trattamento riservato agli altri giocatori non fosse lo stesso. Anche altri italiani erano coinvolti e sono stati trattati diversamente".
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Ora che Sinner ha raggiunto altissimi livelli di successo, incontestabili anche alla luce dei tre mesi di sospensione pa...Tuttavia, e qui sembra un'apertura di credito a Jannik, l'australiano ammette: "Ormai è finita. E il modo in cui Sinner è tornato dopo tutto questo è stato impressionante. Anche io sono rimasto colpito. Sembrava non fosse successo niente. Comunque è stato frustrante per me, perché ho amici che sono stati sospesi due anni per uso di droghe ricreative, e poi vedi altri che ricevono sanzioni più leggere per cose più gravi. È pazzesco". "Volevo solo che le regole fossero uguali per tutti - conclude -. Il trattamento dovrebbe essere uguale, a prescindere dal ranking. Ma capisco anche che Sinner è importante per il tennis. Però tutto quel caso è stato un disastro. Un brutto spettacolo per il nostro sport".