CATEGORIE

Juventus, il disastro della dirigenza che paralizza il mercato

di Claudio Savelli lunedì 28 luglio 2025

3' di lettura

Forse bisogna ricalibrare il concetto di “ritardo” abbinato alla Juventus. Sarebbe in ritardo se avesse messo in programma cinque, sei, sette acquisti pesanti, come accaduto la scorsa estate. Ma non è in ritardo se il mercato prevedeva pochi ritocchi di fortuna. Ecco, si pensava erroneamente che l’idea fosse la prima, quando in realtà è sempre più palese che sia la seconda. Lo dice la lista di affari fatti che, a fine luglio, si limita a Jonathan David, Joao Mario e Conceicao. Ovvero: uno svincolato, uno scambiato per Alberto Costa (anche se, nel comunicato, la società ha sottolineato che non si tratta di uno scambio, memore dei problemi dovuti alle gestioni precedenti) e uno che era già in rosa lo scorso anno.

Nei piani il prossimo dovrebbe essere Kolo Muani, per il quale si è tornati a trattare con il Psg per un prestito con obbligo di riscatto attorno ai 40 milioni. Un altro pseudo-riscatto, nulla di nuovo. E l’ultimo potrebbe essere un centrocampista ma, anche qui, di occasione più che di scelta: Douglas Luiz è da cedere a qualunque costo, ovvero anche in uno scambio “alla Joao Mario-Alberto Costa”, ed è ciò che sta provando a proporre il Fenerbahce di Mourinho con Amrabat. Hjulmand?

Vlahovic al Milan, chi offrono in cambio alla Juve: l'uomo-chiave

Il Milan continua a lavorare sotto traccia per consegnare a Max Allegri il centravanti che manca. Più passano le ...

Costa quanto Koopmeiners. Quindi troppo. La nuova dirigenza non ha lo spazio per assumersi rischi di questo genere, a meno che non riesca miracolosamente a cedere Vlahovic (e Douglas Luiz, Arthur che ha dato piena disponibilità al Betis, Djalò che nessuno vuole, Miretti su cui c’è il Napoli, Facundo Gonzalez, Kostic e Rugani). Il mercato della Juventus non era quello che si pensava fosse. È una sessione quasi del tutto anonima, di aggiustamenti al disastro tecnico ed economico lasciato dalla triade di direttori (Paratici-Arrivabene-Giuntoli) che si è susseguita nell’ultimo lustro, provando invano a rimediare ai guai combinati dal predecessore. Ecco perché la Juventus si muove e si muoverà poco.

Non può impegnarsi ulteriormente a livello economico e finanziario e non vuole nemmeno farlo dato che sta ancora pagando il mercato precedente. Eh già. Conceicao andava comprato per non buttare all’aria il folle prestito secco pagato 10 (10!) milioni, quindi è costato altri 32 più bonus. C’era il riscatto di Nico Gonzalez da onorare nonostante il flop: 28 milioni (dopo gli 8 spesi per il prestito). C’erano i 14 milioni del riscatto di Kalulu e altri 14 per Di Gregorio. E c’erano i 17 per Kelly, altra folle “giuntolata”. Fanno 105 milioni per acquistare cartellini di giocatori che c’erano già. Non è che la Juventus non compra, è che sta spendendo soldi che il direttore sportivo precedente aveva già impegnato.

Questa è la patata bollente che Comolli si è trovato tra le mani. Logico che non possa muoversi e debba rimandare gli investimenti alla prossima estate. Può farlo solo per occasioni, come lo è stata David, trattativa complessa ma sapientemente chiusa, o come lo è stata Joao Mario soltanto perché con il Porto si stava già parlando di Conceicao e si è potuto contemporaneamente cedere Alberto Costa, evitando esborso. In più c’è la questione-Vlahovic che è un enorme macigno: 40 milioni di costo rosa (tra ammortamento e ingaggio) sono impegnati per un giocatore fuori dal progetto e che, andando via la prossima estate, non porterà nemmeno un euro nelle casse del club. Per tutti questi motivi il mercato della Juventus, di fatto, non esiste. Quindi non è nemmeno giudicabile.

Juventus, proposta indecente per Kenan Yildiz: chi mette sul piatto 70 milioni

In Premier ci avevano sperato davvero: un’offerta vicina ai 70 milioni di euro, un progetto tecnico ambizioso e la...

tag
juventus
cristiano giuntoli
calciomercato

Dritto al punto Inter, Marotta esce allo scoperto: "Quando si sblocca l'affare Lookman"

Fucilata Timothy Weah terremota la Juve: "Un dirigente crea problemi"

Strappo Gigio Donnarumma, clamorosa rottura col Psg: "Se ne va, ecco dove"

Ti potrebbero interessare

Inter, Marotta esce allo scoperto: "Quando si sblocca l'affare Lookman"

Timothy Weah terremota la Juve: "Un dirigente crea problemi"

Gigio Donnarumma, clamorosa rottura col Psg: "Se ne va, ecco dove"

Calciomercato ai raggi X: il colpo che manca, squadra per squadra

Claudio Savelli

Max Verstappen "ha deciso: ecco dove correrà l'anno prossimo"

Nonostante un weekend agrodolce a Spa-Francorchamps, con la vittoria nella Sprint del sabato e un quarto posto nella gar...
l.p.

Inter, Marotta esce allo scoperto: "Quando si sblocca l'affare Lookman"

Stessi valori e svolta tecnica. Sono i due concetti chiave della nuova Inter di Cristian Chivu, scelto per il suo l...

Milan, Lele Adani spiazza tutti su Max Allegri: "Perché è un gran colpo"

E poi, l'endorsement che non ti aspetti. Tutti i tifosi rossoneri sono curiosi di vedere come si comporterà i...

Paolo Bertolucci smonta Achille Lauro: "Senza talento non puoi"

Ormai Jannik Sinner è diventato il metro di paragone per chi nella vita vuole avere successo. E non potrebbe esse...