Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono attualmente i due tennisti più forti al mondo. I numeri parlano chiaro: si sono divisi gli ultimi sette tornei del Grande Slam, con un bilancio di 4-3 a favore dell’italiano. Il loro dominio è evidente: quando c’è un titolo importante in palio, uno dei due è quasi sempre protagonista. A Toronto, però, entrambi sono assenti. Una rara occasione per gli altri big del circuito, tra cui Alexander Zverev e Taylor Fritz, le prime due teste di serie del torneo canadese. Proprio lo statunitense, intervistato alla vigilia, ha parlato apertamente del duello con i due rivali più forti del momento: “Se sono nella loro miglior giornata è un conto, ma altrimenti sono battibili”.
L’americano, numero 4 del ranking Atp, negli ultimi anni ha compiuto un percorso di crescita costante. Grazie al duro lavoro ha raggiunto risultati importanti, come le finali agli US Open e alle Atp Finals, entrambe perse contro Sinner, e la semifinale a Wimbledon, dove è stato sconfitto da Alcaraz in quattro set. Fritz, noto per la sua schiettezza, ha aggiunto: “Con Carlos ci siamo affrontati a Wimbledon, è stata una lotta serrata — le sue parole — Con le giuste condizioni, ad esempio su un campo veloce e con un’ottima giornata al servizio, credo che sia lui che Jannik siano alla mia portata. Ma se sono al massimo, è tutta un’altra storia”.
Infine, ha criticato l’Atp per un calendario troppo pesante: “Dopo l’infortunio sono stato costretto a giocare a Washington — ha concluso — Saltarlo avrebbe danneggiato il mio ranking. Questo sistema non aiuta i giocatori in recupero”.