Quella andata in scena a Cincinnati ieri passerà alla storia come una “non-finale”. Nei venticinque minuti scarsi di gioco, in cui un Alcaraz implacabile aveva inflitto un pesante 5-0 a Sinner, l’altoatesino semplicemente non era in grado di giocare e barcollava per il campo come un fantasma. Il ritiro, con conseguente trofeo nelle mani del martello di Murcia, è stato inevitabile. E ora la corsa agli US Open diventa determinante per non perdere il primo posto nel ranking ATP. Cosa ha fatto davvero male a Sinner? Lui stesso nelle parole post-gara ha rivelato di essersi sentito male il giorno precedente e che la notte non aveva migliorato la situazione, anzi l’aveva peggiorata.
Non si è trattato, dunque né di un problema muscolare né articolare. Non aveva problemi alla schiena, non gli faceva male l’anca, non aveva fastidi alla caviglia. Il ginocchio, spesso pasticcione in passato, era a posto. È possibile che lui soffra il gran caldo, visto che proviene da un territorio non certo torrido per natura, ma può darsi anche che sia incappato in un banale virus alimentare o intestinale. Non va dimenticato, infatti, che c’è stato da poco il suo compleanno, il 16 Agosto, e Sinner potrebbe aver esagerato nei festeggiamenti. Lui è ben istruito nell’alimentarsi in maniera corretta e nel non deviare dal suo regime alimentare.
A Cincinnati, però, una festicciola in suo onore è stata fatta e Sinner ha assaggiato volentieri una delle fragole poste su una torta di crema e panna offertagli dagli organizzatori del centro sportivo dell’Ohio. Potrebbe esser bastato questo piccolo dettaglio per mandare in tilt quell’autentica macchina da tennis che è Jannik Sinner. Il tutto, ovviamente, con la complicità del gran caldo e di una normale tensione che si prova nelle ore che precedono una finale, seppur non di uno dei quattro Slam. E così quella che doveva essere la quarta finale consecutiva in stagione tra Sinner e Alcaraz è stata un flop totale, soprattutto per gli spettatori che speravano di assistere a ben altro spettacolo. Lo spagnolo ha trionfato a Roma e Parigi, Sinner si è preso una bella rivincita diventando il primo italiano a conquistare il titolo di Wimbledon. Ora il prossimo appuntamento è a Flushing Meadows, sperando che solo le racchette e non altri fattori incidano sul tabellone finale.