CATEGORIE

Italo Cucci, il pronostico sul campionato: "Chi vince lo scudetto e chi retrocede"

sabato 23 agosto 2025

3' di lettura

Stilare una possibile/probabile griglia di partenza del campionato al via, con Ferragosto alle spalle e il mercato ancora apertissimo, è un tuffo nell’ignoto o quasi. Noi di Libero ci abbiamo provato e Italo Cucci, firma storica e testimone del tempo, ce la commenta, approvandola in parte o correggendola.

Italo, che campionato sarà? 
«Bello, avvincente ma con troppe squadre. Personalmente sarei per un torneo a 16/18 club, più conciso e senza formazioni già con la testa sott’acqua alla terza giornata».
E con più giocatori italiani in campo? 
«Ovvio. Magari anche con meno vecchietti stranieri. Ci sono venti squadre ma non trovano ugualmente posto i nostri ragazzi. Guardate Camarda, alla sua età Gianni Rivera era titolare».
Per noi di Libero parte in pole position il Napoli. 
«Per me la Juventus, e sodi sorprendervi. Ma è la storia della Vecchia Signora a suggerirmelo: diventa pericolosa quando è piena di dubbi e questa Juve, causa gestioni precedenti, ne ha. Ho fiducia in Tudor».
Napoli dietro alla Juve? 
«No, Milan. La scelta di Allegri è ottima e sottolinea la bravura degli allenatori italiani, in Europa ce ne sono 10-12 che seminano bene e con varie tattiche di gioco. Maresca, ad esempio».
Perché non vede il Napoli così favorito? 
«Non lo è perché vincere uno scudetto sotto il Vesuvio suggerisce una strana e curiosa abitudine cattiva, guardate cosa ha combinato il Napoli l’anno dopo il tricolore di Spalletti. È finito fuori dalle coppe e ha cambiato un sacco di allenatori. Ma c’è anche un’altra ragione tecnica».
Quale? 
«Il ko di Lukaku, figlio del calcio esasperante che consumai muscoli. Il belga è una pedina essenziale per Conte».
Inter quarta? 
«Sì, ma con la possibilità di essere assalita da una delle squadre che avete messo, nella vostra griglia, fra il quinto e il decimo posto».
La Roma, ad esempio? 
«Io dico che il Como stupirà. In società stanno facendo le cose seriamente e hanno gli sghei. Sono ricchi ma non certo ricchi rifatti e villani, tutt’altro. I soldi li utilizzano bene, prendendo giocatori interessanti. E poi l’allenatore, è un top».
Fra questo gruppo di seconda fascia chi vede bene? 
«Il mio Bologna, l’Atalanta senza Gasperini oppure la Roma con Gasperini. Ma tutte sono interessanti: penso che chi insegue un posto in Europa League o in Conference arricchisca il meglio del campionato. Una zona mobile in cui si vedrà un calcio espressivo».

La prima squadra della parte destra della classifica sarà il Torino? 
«Per uno come me, nato con il mito di Valentino Mazzola e del Grande Torino che fu, auguro a Cairo soddisfazioni maggiori. Non deve accontentarsi della mediocrità». Siamo nella zona inferi: Pisa, Cremonese e Lecce le cenerentole, per Libero. 
«Confido nel Pisa di Gilardino. Per me il punto interrogativo va posto sul Lecce, anche se ha il miglior operatore di mercato, e cioè Corvino. Sul Cagliari che ogni tanto commette errori di varia natura che lo fanno scivolare. E poi il Verona: mi devono spiegare se studia da club migliore oppure no».
Un giocatore italiano che la intriga? 
«Lucca, lo seguo da quando era al Pisa. Mi incuriosiva non poco questo pivot alto due metri che segnava, era un centravanti unico nel suo genere. Poi all’Udinese è esploso».
Tra l’altro è un nome utile per Gattuso. 
«Il trasferimento al Napoli gli farà sicuramente bene, Lucca potrà mettersi in luce, mostrare tutto quello che di buono sa fare. E Ringhio lo proverà con maggior fiducia». Questa la griglia ragionata di Italo Cucci: quello che inizia è il suo ennesimo campionato da osservatore, quanti ne ha seguiti? 
«Direi 64. Tutti per lavoro, ma senza la passione e la curiosità mi sarei divertito meno».
Quindi è la 64esima volta che stila i pronostici della Serie A? 
«Sì, anche se all’inizio il fare pronostici non mi prendeva più di tanto. Ci pensò Gianni Brera a farmi cambiare idea».
In che senso? 
«Ero un giovane giornalista e Brera, mio direttore all’epoca, fu chiaro: Italo, non bisogna aver paura di dire delle cazzate. Da allora, mi diverte farla, la griglia del campionato».

tag
italo cucci
campionato
serie a
antonio conte
max allegri
chivu
inter
napoli
juventus
scudetto

Grosse incognite Boniface al Milan, altre visite mediche: perché rischia di saltare tutto

In mezzo Inter, ecco chi è Andy Diouf: il nuovo centrocampista di Chivu

Cari centravanti Serie A, i bomber sono tornati di moda: prezzi alle stelle

Ti potrebbero interessare

Boniface al Milan, altre visite mediche: perché rischia di saltare tutto

Inter, ecco chi è Andy Diouf: il nuovo centrocampista di Chivu

Claudio Savelli

Serie A, i bomber sono tornati di moda: prezzi alle stelle

Claudio Savelli

Serie A, il pronostico di ChatGpt: chi vince lo scudetto, chi crolla

L. P.