Durante l’ultima puntata de La Domenica Sportiva, Adriano Panatta ha commentato il ritiro di Jannik Sinner dal Masters 1000 di Cincinnati. L’azzurro, colpito da un virus gastrointestinale, aveva deciso comunque di affrontare Carlos Alcaraz in finale, per rispetto del pubblico, ma dopo soli 23 minuti e cinque game consecutivi persi ha preferito interrompere la partita per non compromettere ulteriormente la sua condizione fisica.
Panatta ha ricostruito così la vicenda: "Sinner è un ragazzo semplicissimo. Ha avuto un problema a Cincinnati, uno di quelli che abbiamo avuto tutti noi una volta nella vita, un virus gastrointestinale. Ha passato male la notte e la mattina dopo non si reggeva in piedi, ma è normale. Lui sperava di potercela fare. Poi Alcaraz non è che quel giorno giocava malino, giocava benissimo e quindi sul 5-0 si è fermato", ha dichiarato l’ex campione.
Alla domanda se anche lui si fosse trovato in una situazione simile, Panatta ha ricordato: "Se è capitato anche a me? Sì, anche peggio, ma io non sono mai uscito dal campo — ha detto — Ma non è una critica nei suoi confronti, io ero fatto così: magari perdevo 6-1, 6-1 uscivo dal campo e basta. Io non riuscivo a uscire dal campo se non avevo finito. Però probabilmente la stanchezza ha inciso. Meglio se non si fosse presentato? Beh una finale del genere l’aspettano tutti, loro due sono nettamente più forti di tutti gli altri".
Parole che non hanno il tono della polemica, ma piuttosto il segno di una mentalità diversa: Panatta ha sottolineato come la decisione di Sinner sia stata dettata dalla prudenza e da circostanze oggettive. L’altoatesino ora guarda agli US Open, oggi la sfida contro il ceco Vit Kopriva.