Sinner, "sbadigli in tribuna": scena sconcertante agli Us Open

di Leonardo Iannaccimercoledì 27 agosto 2025
Sinner, "sbadigli in tribuna": scena sconcertante agli Us Open

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Il nemico più temuto da Jannik Sinner nell’umidità dell’Arthur Ashe Stadium, il faraonico impianto che ospita gli incontri più nobili degli US Open? Il caldo feroce, soprattutto all’ora di pranzo. Il rivale della Volpe Rossa, di rosso mattone vestito, era proprio la temperatura da giungla che lo ha infastidito, più del ceco Vit Kopriva, numero 89 del mondo, mai incrociato prima, e quindi assolutamente inadatto per creare pensieri a colui che siede sul trono del tennis da 14 mesi.

Il responso è stato impietoso e Sinner, infastidito solo da una vescica nella mano destra, ha banchettato continuando, in pratica, gli allenamenti in vista di impegni più severi nei turni successivi. Sugli spalti è partito persino qualche sbadiglio nel primo set, dominato 6-1. Jannik ha fatto copia/incolla dello stesso risultato 6-1) nella seconda frazione mentre nella terza ha testato qualche soluzione (drop-shot, slice e rovescio in back) e, danzando sul cemento come un Fred Astaire del tennis, ha cancellato (6-2) il povero Kopriva dagli US Open in 100 minuti di gioco a senso unico. Al secondo turno affronterà l’australiano Popyrin.

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La verità? Sul cemento il tennis di Jannik è sempre più impressionante. «Sono strafelice, le emozioni di questo torneo sono diverse anno dopo anno e questo è un Flushing Meadows diverso da quello che ho vinto nel 2024».

Per Musetti il debutto a Flushing Meadows era, invece, una questione di “sopravvivenza tennistica” contro Giovanni Mpetshi Perricard, essendo il francese dotato di un servizio bionico. Una prima palla fra le più temute nel circuito. Ebbene, sul cemento della Louis Armstrong Arena il primo set, assai equilibrato, è stato deciso da due errori gravi di Lorenzo nel tie-break, perso 7-3. Muso non ha però tremato, ha pareggiato i conti nella seconda frazione, alzando il livello del proprio tennis, servendo bene e brekkando Perricard nel quarto game prodromo del 6-3. Il francese ha anche perso colpi al servizio e la cosa non è dispiaciuta all’azzurro. Analogo discorso nel terzo set dove il carrarino, concentrato, ha strappato il servizio al settimo gioco e chiuso 6-4. E nel quarto dove il break è arrivato chirurgicamente sul 2-2 e ha consentito a Lorenzo di completare la rimonta e scrivere la parola fine per 6-4. Un bel primo passo, il suo, in uno slam che non ama dopo due mesi terribili. «Contro Perricard devi essere concentrato, soprattutto al servizio, e sfruttare le poche possibilità che offre lui sui suoi turni di battuta. Ho dimostrato che mentalmente c’ero e sono fiero di questa vittoria» ha detto Musetti alla fine.

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Non c’è tregua neppure oggi per la felice pattuglia dei tennisti italiani che stanno ammaliando le luci di New York: stasera Mattia Bellucci se la vedrà con un Carlitos Alcaraz che, indossando una orrenda canottiera bluette, ha fornito un’ottima impressione contro Opelka. La testa di serie numero 32, ovvero Luciano Darderi, avrà di fronte l’americano Eliot Spizzirri mentre Flavio Cobolli, nel ranking numero 24, dopo il faticoso debutto contro un ottimo Francesco Passaro piegato in cinque set, affronta Jackson Brooksby. Di nuovo in campo anche Jasmine Paolini che, da testa di serie numero 7, avrà di fronte la tennista di casa Iva Jovic. Un ostacolo sinceramente non insormontabile.