Lele Adani non ha perso l’occasione per commentare il debutto da incubo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. A Viva el Futbol, l’ex difensore ha sfoderato la sua consueta verve critica verso l’allenatore, da anni presenza fissa nella sua “lista nera” dopo il celebre scontro televisivo. E se il buongiorno si vede dal mattino, l’Allegri-bis rossonero rischia di partire in salita. Secondo Adani, l’allenatore toscano era stato scelto per riportare solidità ed equilibrio, ma contro la Cremonese non si è visto nulla: “Sembrava una squadra messa insieme la sera prima — le parole dell’ex difensore dell’Inter — Dopo 48 giorni, con tutto l’entusiasmo per il successo sul Liverpool, un tecnico vincente ed esperto avrebbe dovuto mostrare almeno un’identità difensiva”.
La stroncatura è netta: “Solidità? Mai. Gioco? Mai. Ordine? Mai. Ritmo? Mai. Pericolosità? Mai. E questo contro una Cremonese che, a mio parere, non ha neppure giocato bene. Ho visto il Pisa fare meglio a Bergamo”. Eppure, dietro la critica, Adani lascia uno spiraglio di fiducia, pur condizionato: “Io accolgo i consensi e dico chiaramente: do fiducia al progetto — ha detto — Ma non per quello che Allegri era sei anni fa. Da allora ha fallito: tre anni senza allenare, tre anni senza arrivare secondo. Io valuto il presente, come con Motta, Fonseca, Inzaghi o Fabregas”.
Infine, una stoccata al contesto mediatico: “La comunicazione su Allegri non sarà mai come su altri. Verranno tirati fuori alibi e giustificazioni. Ma il calcio si giudica dal campo, e il Milan ha fatto una prestazione da bocciare”. Il dibattito su Max, insomma, è ufficialmente ricominciato.