Piove sul bagnato per il Milan: Ardon Jashari si è infortunato gravemente in allenamento. Il centrocampista svizzero prelevato poche settimane dal Bruges dopo una autentica telenovela di calciomercato si è scontrato con il compagno di squadra Santiago Gimenez e c'è il rischio concreto che si sia fratturato il perone destro. Ovviamente niente seconda di campionato contro il Lecce e diverse settimane di stop per lui. Nelle prossime ore sono previsti nuovi controlli: se fosse davvero una frattura, Jashari rischia di restare ai box per diversi mesi, con lo scenario concreto di una stagione compromessa.
In queste ultime ore di trattative, sembra dunque difficile che il Milan, che in giornata ha chiuso con il Chelsea per l'acquisto del 28enne attaccante francese Nkunku (affare da 40 milioni di euro, mossa semi-disperata dopo che sono sfumati per motivi diversi gli arrivi di Boniface dal Bayer Leverkusen e Harder dallo Sporting Lisbona), possa lasciare andare Musah all'Atalanta. Se l'americano dovesse partire per Bergamo, il Milan quasi certamente cercherà di chiudere per Rabiot dal Marsiglia, anche se il centrocampista francese considerato un fedelissimo di Max Allegri avrebbe manifestato l'intenzione di restare all'OM.
Milan, figuraccia clamorosa: ecco perché salta il colpo Conrad Harder
Il Milan sembra essere davvero finito all'inferno. Dopo il clamoroso dietro front su Victor Boniface - causa visite ...In ogni caso, l'infortunio di Jashari rappresenta un guaio non facilmente risolvibile per Allegri in un momento già di per sé delicato dopo la sconfitta clamorosa al debutto contro la Cremonese a San Siro e alla vigilia della delicata trasferta a Lecce. "In qualche modo faremo - aveva spiegato Allegri, non ancora conscio della gravità del ko di Jashari -. L'importante è approcciare la partita nel modo giusto, con rispetto. Loro hanno grande entusiasmo, giocatori veloci, se si corre quanto gli altri poi le qualità tecniche vengono fuori". In attacco resta un'unica carta a disposizione, Gimenez, fin qui mai convincente. E resta soprattutto l'impressione di un mercato ottimo in uscita ma assolutamente deficitario in entrata.