Botta e risposta tra Partito democratico e Lega. Al centro della polemica, i cori dei tifosi romanisti sotto la Torre di Pisa. Cori che inneggiavano al Duce, pronunciati sabato pomeriggio prima di Pisa-Roma. "Pisa e la Toscana sono antifasciste e ripudiano ogni forma di fascismo. I nostalgici di quel periodo buio e vergognoso qui non sono graditi", ha affermato in una nota l'assessore regionale Alessandra Nardini. Quest'ultimo ha anche sottolineato che "nessun tentativo di negazionismo e di revisionismo devono trovare spazio nel nostro territorio" e ha concluso attaccando la giunta di centrodestra che guida il Comune: "Il sindaco Conti e tutti i partiti della sua maggioranza lo dicano forte e chiaro, pubblicamente, condannando quanto accaduto e difendendo i valori antifascisti di Pisa. Lo facciano soprattutto alla luce delle prese di posizioni agghiaccianti del leghista Ziello che, anziché condannare i cori, ha attaccato il consigliere Biondi, candidato alla segreteria comunale che ha prontamente denunciato il fatto".
Nel mirino le parole del parlamentare leghista. Edoardo Ziello su Facebook aveva scritto: "La priorità dei rappresentanti del Pd di Pisa? Perseguire i cori pseudo fascisti di alcuni romanisti sotto la Torre. Ormai vivono su un altro pianeta fatto da bandiere arcobaleno, pipe per fumare crack gratis e immigrati a volontà".
Stando alla ricostruzione fatta dalle agenzie, decine di ultras della Roma - prima della partita di campionato contro il Pisa - hanno sfilato in un corteo improvvisato sotto la Torre pendente e tra i monumenti di piazza dei Miracoli. Qui hanno inneggiato a Benito Mussolini. I tifosi giallorossi hanno poi scandito altri cori a favore della propria squadra sul motivo musicale di "Faccetta nera", celebre motivo fascista dedicato all'espansionismo coloniale. L'episodio sarebbe durato pochi minuti e senza contatti diretti con i tifosi pisani. Sui social comunque il video dei romanisti che inneggiano al duce mostra diversi turisti che osservano la scena e raccolgono anche tanti commenti critici. Le immagini saranno probabilmente acquisite anche dalla questura per essere analizzate e valutare se vi si possano ravvisare reati.